Washed Out

Notes From A Quiet Life

2024 (Sub Pop)
hypnagogic pop, chill-wave

A thing of beauty is a joy for ever
(John Keats)
Il ritorno di Ernest Greene, in arte Washed Out, parte dai versi di "Endymion", poema tra i più celebrati del poeta inglese John Keats. "Notes From A Quiet Life" è infatti nomen omen di uno stato d'animo che si fa musica ancora una volta attraverso linee di synth trasognate che riportano a pie' pari l'ascoltatore nell'universo mondo del musicista statunitense. Greene, dopo essersi trasferito ad Atlanta per alcuni anni, è recentemente tornato a vivere in campagna, tant'è che ha deciso di chiamare la sua fattoria, guarda caso, proprio come il sopracitato poema di Keats (qui racconta praticamente tutto).

Le dieci canzoni di "Notes From A Quiet Life" sono mosse quindi dalla riscoperta della terra e appunto della quiete come motore universale della vita dell'uomo. "Ho letto che ogni cinque, forse dieci anni, sei praticamente una persona diversa, letteralmente, a livello cellulare", spiega Greene. E poi aggiunge: "Le cose che stai attraversando finiranno per cambiarti e sarai un'altra persona. Il disco riflette tutto questo. Sperimentare con la pittura e la scultura ha aiutato poi la mia musica. Due arti che si influenzano a vicenda. Per me è stata una specie di presa di coscienza. Non voglio un giorno guardare indietro alla mia vita e pensare 'Oh, era tutta una questione di massimizzare la produttività'. Voglio godermela".

Parole che lasciano poco spazio a ulteriori interpretazioni e definiscono un'opera sospesa dentro le tipiche partiture "ipnagogiche" che consacrarono a suo tempo il progetto Washed Out tra i pionieri di un (non) genere che, al netto delle mode e dei cambiamenti, ha comunque sempre mantenuto fede alla sua natura, senza mai intaccarsi più di tanto o sporcarsi "le mani".
Greene è difatti l'esempio di come uno stile possa, al di là dei limiti o delle reiterazioni, proseguire liberamente il suo volo, in questo caso "a planare", per dirla con Fossati. Perché canzoni come "Waking Up" restano, comunque sia, gradevoli istantanee chill-wave dentro cui rilassarsi, mentre magari fuori il mondo continua imperterrito a procedere a velocità supersoniche.

New age infarcita di ritmi cadenzati, direbbero i più. E in fondo la musica di Greene non è "nient'altro" che questo: una costante quiescenza. Ci sono però i momenti in cui i battiti si fanno più avvolgenti, come in "Got Your Back", traccia che sembra uscita da quello che resta uno dei gioiellini del musicista statunitense, "Life Of Leisure", ossia l'Ep del 2009 con cui tutto ebbe inizio. Non è un caso, dunque, che le trame di "New Theory" siano sempre dietro l'angolo.
La gioia di accasarsi in una fattoria e lavorare senza gli obblighi della società capitalistica emergono a chiare lettere (e ad altrettanto chiare note felici) anche in "The Hardest Part", la più radiofonica del lotto.

"Notes From A Quiet Life" è il primo album che Greene ha prodotto da solo, lasciandosi aiutare giusto al mixaggio da Nathan Boddy (James Blake, Mura Masa) e David Wrench (Caribou, Florence + The Machine). Non mancano inoltre episodi più "spigolosi", o comunque cupi, insomma tutt'altro che perfetti per l'alba, come "Second Sight", con la tastiera al solito onirica e la voce filtrata che si intrecciano tra loro attraverso repentini bagliori e sfarfallii sintetici che vibrano tra una strofa e l'altra.

Le cullate dei bei tempi riaffiorano ancora in "Running Away". Mentre "Wondrous Life" suggella il sogno pastorale di Greene, in un ballata d'amore per la natura in chiave ovviamente chilly.
È la chiosa a mo' di testamento di un disco gradevole, senza particolari guizzi, ma proprio per questo compatto, oltre che coerente nel suo lento fluire.
Certo, niente di nuovo sotto il sole, visto che è sempre stata più o meno questa la direzione, salvo rari tentativi di fuga in scia "pop". Ma va bene così. E se l'invito è quello di non lasciarsi abbandonare al vuoto e alla frenesia di questi tempi, o meglio di vivere il tanto blasonato "qui e ora", riemerso alle Olimpiadi di Parigi grazie a quel mago di Velasco, allora ben venga provarci anche sulle melodie di un disco come "Notes From A Quiet Life".
Open your eyes and let it in
'Cause life passes by so fast
Nobody knows where it ends
Or what might happen then
There's no warning signs
All is lost in a moment's time

28/08/2024

Tracklist

  1. Waking Up
  2. Say Goodbye
  3. Got Your Back
  4. The Hardest Part
  5. A Sign
  6. Second Sight
  7. Running Away
  8. Wait on You
  9. Wondrous Life
  10. Letting Go


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