Young Jesus

The Fool

2024 (Saddle Creek)
indie-rock, songwriter, post-folk

Proprio come la carta dei tarocchi da cui prende il nome, il settimo album di Young Jesus, “The Fool”, è un lavoro difficile da incasellare. Audace, imperfetto, segue l'istinto più che la ragione, oscillando tra momenti di grande ispirazione e altri in cui l'ambizione non trova un adeguato supporto. L’outro “Brenda & Diane” si distingue per il suo respiro ampio e passionale, con echi delle ballate più sentimentali di Bruce Springsteen. Melodie avvolgenti e crescendo emozionanti che potrebbero facilmente infiammare un’arena. Tuttavia, già dalle successive “Two Brothers” e in “Sunrise”, dove tenta di inseguire gli stessi stilemi, emerge che la voce di Rossiter, pur espressiva, non riesce a raggiungere  la robustezza e la profondità necessarie, risultando a tratti piuttosto irritante.

I testi si rivelano generalmente uno degli aspetti più riusciti dell'album, con storie che esplorano il fallimento e la disillusione. Sebbene talvolta le invettive possano sembrare un po' didascaliche, ci sono anche momenti di grande intensità, soprattutto quando il frontman dell’Illinois riflette su se stesso e sulla sua sofferenza: "L'assoluzione non è mai arrivata, quindi trovo un modo/ Per integrare i demoni nella mia anima", confessa in “Am I The Only One”.
Quando le liriche trovano un degno accompagnamento musicale, nascono brani di grande forza, come “Rich”, in cui un riff arpeggiato nitido e malinconico richiama l’intimità e la delicatezza di Bon Iver. Al contrario, nei momenti in cui le idee musicali si affievoliscono, il risultato appare frammentato e disomogeneo. Ad esempio, l’autobiografica “Dancer' e la complessa "The Weasel", piena di simbolismi, pur distinguendosi per testi intensi e ben costruiti, sono sorrette da accompagnamenti troppo esili: il piano che asseconda la prima canzone e la chitarra stanca della seconda le privano entrambe di una potenza emotiva che avrebbero potuto esprimere appieno.
A volte bastano pochi dettagli a far decollare i brani: la chitarra delicata ed evocativa intarsiata fra le note di “Rabbit”, la voce che sembra danzare fra fragilità e forza in “Moonlight”, i timidi inserti elettronici in “Am I The Only One”, l’accompagnamento di chitarra elettrica in “God’s Plan”.

"The Fool" è un'opera che, come il suo protagonista simbolico, cammina sul filo: a tratti goffa, a tratti straordinariamente profonda. Regala momenti di grande intensità e, pur sfiorando l'instabilità, non smarrisce mai completamente la sua rotta. Perciò, non temete di restare impantanati e immergetevi pure nell’universo sincero e variegato dipinto da Young Jesus.

05/01/2025

Tracklist

  1. Brenda & Diane
  2. Two Brothers
  3. Rabbit
  4. Rich
  5. Moonlight
  6. MOTY
  7. The Weasel
  8. Am I the Only One
  9. Sunrise
  10. Dancer
  11. God's Plan




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