Già insieme nei Balkanica, il fiatista Achille Succi e il pianista Danilo Blaiotta distaccano un primo personalizzato progetto a due in “Crabs” (2019). Anni dopo la collaborazione si ripresenta per un’altra serie di duetti perlopiù devoti ad armonie sornione e notturne: “Fragments De La Cacopédie”.
I pezzi un minimo allungati sono anche quelli dotati di ritmo sostenuto: “Eternité Temporaire”, tema di pure ripetizioni di frasette melodiche in contrappunto con doppia improvvisazione; “Mutisme Loquace”, basata su un moderno pianismo cubista; “Passe-Nulle Part” e “Vitesse De L’Obscurité”, articolate in senso virtuosistico (una danza sincopata spesso in sincrono); “Laissez Les Bisons Danser”, dapprima swingante e poi rallentata e rarefatta; “Éveil Onirique”, di lata ispirazione sudamericana; “Prépost-Scriptum”, fondata su motivo discendente puntinistico ostinato.
Strutturato secondo tre “Cacopédie” di tre movimenti ciascuna (e un prologhetto: “Microscopie Sidérale”), è un doppio tributo: a Eco, che ha brevettato il termine, e, soprattutto, all’inventore-scopritore del modernismo patafisico, Satie (centenario dalla morte nel 2025). L’idea sulla carta affascina e merita onori ma in concreto suona incolore. La qualità strumentale dei due non basta, la fantasia - e proprio a confronto col genio francese - latita, la seriosità di fondo stroppia. Copertina creata per l’occasione di Alberto Casiraghi, il fondatore della Pulcinoelefante.
19/06/2025