Passa quasi inosservato il primo singolo “Occhi” (2021) di Bordeaux (Sara Sbaragli, Roma), improntato al neo-r&b, prodotto da Juan Claudio Averoff Rico. Per l’Ep “Prisma” (2023), il singolo “Margherite” (2023) e il debutto lungo “Pesa tutto il mondo addosso” la cantante e autrice acquista miglior spessore soprattutto grazie al co-arrangiatore Dario Giacovelli e ancor più al produttore electro Simone “Eqvals” Vitale.
Se “Confine” si limita a ricalcare alla bell’e meglio le novelty eurotechno di Whigfield, la trafelata “Scriverci solo di notte” nel canto appare persino collagista-decostruzionista: birignao melodico, flow trap, strillo emo. “Niente di speciale” è una ballata pianistica forte di clap da “Bo Diddley Beat” e arrangiamento puntinistico mutante. Il brevissimo “Interludio” ha la stoffa più accattivante (chitarra flamenco, gorgheggi e canto polmonare) ma non si connette che a una sorta di remix peperino di Lady Gaga (la title track). Purtroppo la seconda parte rasenta l’inascoltabile da cantautorato leggero: in “Fuoristrada” quasi getta la maschera per citare non noncuranza il “Cielo in una stanza” di Paoli.
Co-produzione con Giungla Dischi e Va Tutto Bene. Operetta breve, indugiante: si trasmette con nerbo tramite l’esplosiva raggera di beat e le piccole rifiniture di musique concrete (anche un sample dalla “Dolce Vita”). Canzoni spesso imberbi - finale grido nudo di “Me l’hai insegnato tu” compreso - nel solco di Billie Eilish con irraggiungibili tentazioni Adele. Meglio di Elodie.
02/06/2025