L’universo cosmico dei Coltrane e della famiglia Haden è nei cuori di un’intera generazione di nuovi sognatori scandinavi che ruota intorno all’etichetta fondata da Alex Zethson, la Thanatosis Produktion.
Spicca, tra i tanti, la figura di Vilhelm Bromander, già glorificato sulle colonne di Downbeat e The Wire al tempo dell’esordio del suo ultimo progetto, la Vilhelm Bromander Unfolding Orchestra: un ensemble di tredici elementi che respira all’unisono, come fosse una sola indistinguibile creatura. Gli aspetti più taglienti e sperimentali del primo album, "In This Forever Unfolding Moment", hanno lasciato spazio alla coralità commovente del nuovo lavoro, “Jorden vi ärvde”.
Quattro brani equamente divisi sulle 2 facciate di un Lp. L'apertura del disco è affidata alle profonde note del pianoforte di Alex Zethson che risuonano per oltre due minuti in beata solitudine sull’omonima “Jorden vi ärvde” prima che contrabbasso e clarinetto preannuncino l’ingresso di tutta l’orchestra. Sembra sprofondare negli abissi, e invece un tema capace di sciogliere anche un ghiacciaio segna il mood romantico del brano. Poi è una festa, con un Mattias Ståhl irresistibile e i tutti fiati in fiore (Martin Küchen, Elin Forkelid, Alberto Pinton, Christer Bothén, Emil Strandberg, e Mats Äleklint).
Il capolavoro però è meno epidermico. “Erde” comincia come una battaglia nelle sfere celesti, con le due batterie di Dennis Egberth e Anton Jonsson a imitare il suono delle stelle. Lentamente i fiati creano una corona armonica dove ospitare la malinconia dell’universo suonata in un intervallo da brividi da Bromander e Zethson. Secondo la definizione del diretto interessato, “an elegiac fight song”. Nella seconda parte del brano, i fiati sottolineano la drammaticità del racconto, asciugando ogni lacrima al sole. “For Dewey” è un omaggio al grande Dewey Redman, padre di Joshua, immortalato in tanti capolavori del quartetto Impulse di Keith Jarrett, con Charlie Haden e Paul Motian.
"L'album è un tentativo di diffondere luce, bellezza, speranza e resistenza, e allo stesso tempo di affrontare la grande serietà che il nostro tempo ci pone di fronte: forze di destra in ascesa, riarmo, guerra e disastri climatici", spiega Bromander. "Noi, le persone di questo tempo, sembriamo incapaci di comprendere il fatto che il nostro tempo qui è un prestito dalle generazioni future. Ma quali sono le conseguenze, se prendiamo sul serio questa consapevolezza e lasciamo che influenzi il nostro modo di vivere? E come possiamo trovare la forza e la speranza di cambiare?".
14/05/2025