Dean Wareham - That’s The Price Of Loving Me

2025 (That’s The Price Of Loving Me)
psych-pop, dream-pop

Ci sono voluti 34 anni per riunire Dean Wareham, voce e chitarra dei leggendari Galaxie 500, con Mark Kramer, lo storico produttore che fu in grado di esaltarne appieno le qualità. Un lungo periodo durante il quale i due si sono persi di vista, impegnati ognuno nelle proprie attività. Wareham ha inseguito nuovi orizzonti tra Luna e Dean & Britta, sempre con lo sguardo rivolto a quel senso di grazia e spaesamento tipico dei Galaxie 500. Kramer, da parte sua, ha dato vita a un secondo progetto, i Low, costruendosi anche una carriera eclettica e prolifica tra studio e palco.

Le aspettative per il ritorno della collaborazione erano decisamente alte, anche perché il precedente album solista di Wareham, “I Have Nothing To Say to the Mayor of L.A.”, è stato uno dei momenti più alti della sua carriera post-Galaxie. Ma gli anni passano e non è detto che l’alchimia del passato si ripeta automaticamente. Diciamolo subito: il tocco di Kramer si sente. Gli arrangiamenti si fanno più ricchi, stratificati: violoncelli, pianoforte, synth spaziali, congas, mentre la voce di Wareham viene sospinta da echi e riverberi. Il tutto contribuisce a creare sensazioni inaspettate nelle esili ballate del chitarrista di origine neozelandesi.

Un’aura rétro avvolge tutto “That’s The Price of Loving Me”, come se fluttuasse in un tempo indefinito. Se alcuni brani assumono un sapore vintage alla Bacharach (“You Were The Ones I Had To Betray”, “That’s The Price Of Loving Me”, “Yesterday’s Hero”), altri prendono il volo verso universi psichedelici (“New World Julie”, “Bourgeois Manqué”). E quando la musica atterra, ad accoglierla c’è un mondo inquieto e cinematografico, come in “The Cloud is Coming”, brano scelto per la colonna sonora di "White Noise" di Noah Baumbach, tratto dall’omonimo romanzo di Don DeLillo.

Sebbene il songwriting di Dean non raggiunga le vette di” I Have Nothing To Say To The Mayor Of L.A”., questo nuovo lavoro si distingue per un senso di leggerezza che aleggia tra i synth, che svolazzano arditi sopra gli arrangiamenti liquidi di Kramer. Il senso di inquietudine sottopelle, tipico dell’autore di “On Fire”, sembra essersi dissolto. Sempre ricercata la scelta delle cover, che spaziano dal repertorio solista del Red Krayola Mayo Thompson, con una “Dear Betty Baby “rivisitata in chiave velvettiana, fino a un brano in tedesco di Nico (“Reich der Träume”).

Anche se alcuni momenti risultano meno convincenti - come il brano dedicato alla Gibson ES-335 del 1968  “We’re Not Finished Yet” - questa rinnovata collaborazione rappresenta comunque un buon punto di partenza. Non chiude un cerchio, ma ne apre uno nuovo, lasciando intravedere possibilità ancora tutte da esplorare. Speriamo in un seguito.

07/04/2025

Tracklist

  1. You Were the Ones I Had to Betray
  2. Dear Betty Baby
  3. The Mystery Guest
  4. New World Julie
  5. We’re Not Finished Yet
  6. Bourgeois Manqué
  7. Yesterday’s Hero
  8. That’s the Price of Loving Me
  9. Reich der Träume
  10. The Cloud is Coming




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