Deep Sea Diver - Billboard Heart

2025 (Sub Pop)
indie-rock

Ci sono due forme diverse di nostalgia: la prima è quella che ti cattura fino a trascinarti in una dimensione temporale sospesa, dove l’unico vero punto di riferimento resta l’intensità delle sensazioni e la capacità di rimodularle e ridarle vita; l’altra deriva invece da un approccio possibile con il passato, per un omaggio sentito a un flusso culturale che diventa però anche una gabbia dalla quale è difficile liberarsi del tutto.

Per Jessica Dobson e i Deep Sea Diver il passato è fonte di ispirazione ed energia, ma innegabilmente la band di Seattle è anche sapientemente calata nel presente, e si tiene a debita distanza dalle secche dell’effetto deja-vu.
Ex-componente degli Shins, e con un buon curriculum alle spalle (Beck, Yeah Yeah Yeahs e Spoon), la Dobson ha conosciuto la notorietà con i Deep Sea Diver grazie a un Tiny Desk con ambientazione in stile “Twin Peaks”.
Ritrovare la band in buona forma dopo cinque anni di silenzio discografico è dunque una notizia rincuorante. “Billboard Heart” non è un disco rivoluzionario, del resto il tanto ventilato nuovo fronte di Seattle non è che brilli per originalità. Anche gli stessi Deep Sea Diver sono per molti versi un gruppo fuori tempo, un problema che assilla peraltro il novanta per cento della produzione indie-rock attuale. La voce stracciata e l’indolente aggressività del tocco chitarristico della Dobson non hanno però perso smalto, e gli abbellimenti dream-pop non attenuano il fascino grezzo delle canzoni: tutte potenziali hit radiofoniche o idonee a un impiego come colonna sonora di film on the road o serie-tv thriller.
“Billboard Heart” è uno di quei guilty pleasure che ogni buon amante della musica rock dovrebbe concedersi tra un disco proto-jazz-sperimentale o l’ennesimo tomo degli Swans: un campionario pop-rock dove riff chitarristici si sposano alla perfezione con le tentazioni elettropop (“Shovel”), dove non mancano slanci quasi hardcore (la travolgente “Emergency”), mentre le più suadenti e vellutate sembianze della ballata “Always Waving Goodbye” suonano leggermente ruvide.

Il quarto album dei Deep Sea Diver è una raccolta di perfect-pop-rock-song non prive di rifiniture e intuizioni sia liriche che armoniche di un certo pregio, come la contagiosa leggerezza della title track e le vorticose trame strumentali di “See In The Dark”, che hanno per giunta la forza necessaria per superare un ascolto fugace. Da segnalare inoltre anche la rilevante presenza di Madison Cunningham come co-vocalist nella nervosa e potente “Let Me Go”.
Con “Billboard Heart” i Deep Sea Diver mettono a segno uno dei più riusciti crossover tra power-pop e alternative-rock. Brani come “What Do I Know” e “Loose Change” sono perfetti per questi giorni assolati, ma la vera sorpresa è che anche con il calare dell’autunno l'opera si dimostrerà comunque una buona compagna di viaggio.

02/06/2025

Tracklist

  1. Billboard Heart
  2. What Do I Know
  3. Emergency
  4. Shovel
  5. Tiny Threads
  6. Loose Change
  7. Always Waving Goodbye
  8. Let Me Go
  9. Be Sweet
  10. See In The Dark
  11. Happiness Is Not A Given






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