François J. Bonnet / Sarah Davachi - Banshee / Basse Brevis

2025 (Portraits GRM)
electroacoustic, field recording, ambient drone

Il confronto a distanza attivato dal progetto Portraits GRM tra pratiche distintive, a volte perfino divergenti, di artisti afferenti al medesimo ambito sonoro, offre sempre spunti importanti, sia per immergersi nella peculiarità dei linguaggi adottati dagli artisti, che per avere percezione dei risultati a cui giungono attraverso di essi. Una riprova di ciò arriva dal capitolo che vede affiancati sui due lati del vinile  il padrone di casa François J. Bonnet e la talentuosa compositrice canadese Sarah Davachi. Da una parte troviamo la narrazione compiuta di un paesaggio scaturente da una serie di registrazioni ambientali, dall’altra il rigore di una scrittura che parte dallo studio formale per includere una componente emozionale inattesa.

Utilizzando come materia di base un cospicuo volume di field recordings raccolti nel 2022 nell’arcipelago scozzese delle Ebridi Interne, il musicista franco-svizzero di base a Parigi costruisce un itinerario sensoriale avvincente, che a partire dal dato oggettivo si apre all’astrazione fino a sconfinare nel mitologico. Nei tre movimenti in cui è suddivisa la partitura, le risonanze naturali e le frequenze strumentali si intersecano con sapienza, disegnando una coinvolgente alternanza di frangenti quieti e ascese vertiginose legate dalla tensione costante che ne accompagna lo sviluppo. Non musica per immagini, ma suono sinestetico, di per sé capace di dare forma a scene dettagliate di grande impatto.

Timbro, spazio e tempo sono gli elementi utilizzati dalla Davachi per confezionare il suo commosso omaggio a Steve Reich, commissionato da Radio France e INA grm e presentato in occasione del Festival Présences 2024, edizione dedicata appunto all’opera del maestro e pioniere del minimalismo. I bordoni saturi estratti dalla strumentazione - organo elettrico, Mellotron, sintetizzatore – si librano morbidi stratificandosi, con un senso di stupore e l’apparente leggerezza di un’architettura gotica, disegnando una struttura sensoriale formalmente ineccepibile, ma capace di convogliare nel suo stato di sospensione meditativa un portato emotivo profondo. Ne scaturisce un’immersione introspettiva priva di pause e cadute di tono, fondata sul potere avvolgente di un suono puro, privo di sbavature e ricco di sentimento.

02/05/2025

Tracklist

  1. Banshee
  2. Basse Brevis