Glazyhaze - Sonic

2025 (Believe Music / HOODOOH)
alt-rock, dream-pop

It's ok if you still need help sometimes. That's just part of growing up.
Sonic The Hedgehog
(from "Sonic Frontiers", 2022)
Ogni riferimento al mitico porcospino blu, grande protagonista della nota saga videoludica giapponese, nel titolo e relativo alla tonalità dell'artwork di "Sonic", valido e atteso ritorno dei Glazyhaze, è puramente casuale. A meno di non voler fare paragoni con la velocità di crescita di questi ultimi. Mossi i primissimi passi nel 2021, in piena pandemia, la giovane formazione veneta era balzata agli onori delle cronache due anni più tardi con l'esordio "Just Fade Away", invito a imparare ad accettare ed esprimere le proprie emozioni in una società che insegna a reprimerle. Con esso aveva dato prova, al netto di qualche leggerezza tipica di chi si approccia per la prima volta a sonorità shoegaze, dream-pop e affini, di una precoce maturità artistica, finendo sotto la lente d'ingrandimento della critica italiana e (soprattutto) internazionale, per poi intraprendere vari tour promozionali, che lo hanno portato a esibirsi in diverse città in Europa e nel Regno Unito, permettendogli di farsi conoscere anche per i suoi live suggestivi.

Scritto e registrato tra Treviso, Vicenza e Londra, il sophomore del progetto guidato da Irene Moretuzzo segue un'ambizione sottilmente più loud rispetto al debutto, per raccontare le sfaccettature di amori complessi e contrasti emotivi, amalgamando all'occorrenza elementi dark e stoccate di matrice post-punk, shoegaze e alt-rock, a un pizzico di psichedelia e melodie sognanti, con lo sguardo rivolto all'operato di Lush, Cranes, Makthaverskan, Alvvays e molti altri. Produzione e mastering vedono rispettivamente i nomi e la grande cura di Paolo Canaglia (New Candys, Nuovo Testamento) e Maurizio Baggio (Boy Harsher, Soft Moon).
After all this time, it has been so long
After all this time, my heart beated so strong
L'entrata è in medias res, gettati in balìa dell'impeto del breve pezzo forte "What A Feeling", proseguendo con i cori lontani e la potenza di batteria e saettate di chitarra in primo piano nel refrain di "Breath", e la più malinconica e dolorosa "Forgive Me". L'intro di "Nirvana" sfiora il pop dei Cure di "Wish" e "Kiss Me, Kiss Me, Kiss Me" con l'aggiunta di un tocco psych, illustrando un amore ormai al capolinea, mentre il successivo crescendo rumoroso di "Dwell" si colloca in zona rock alternativo dal sapore anni Novanta.

Le melodie della prima parte dell'opera cedono il passo a note più intense e introspettive con "Sonic", traccia dai rimandi new wave e arricchita da venature gothic, e con le atmosfere oniriche di "Stardust", fino ai vivaci ritmi di memoria darkwave e post-punk macinati in "Slap", che arrivano a scontrarsi con una turbinosa coda gaze. Le battute finali spettano alla bassline sferzante della veloce "Not Tonight" e agli ultimi luccichii della più eterea, minimale e fragile "Warmth", che si consuma progressivamente, tra un nome sussurrato e un avvolgente sguardo d'addio, come il fiammifero presente sulla copertina del disco.

In perfetto equilibrio tra chiaroscuri sonori finemente intessuti e liriche di valida fattura, "Sonic" rappresenta una naturale evoluzione del primo capitolo dei Glazyhaze, un fiore pronto a sbocciare attraverso il quale i Nostri proseguono efficacemente la loro ascesa, con l'auspicio che tutto questo li possa condurre ancora più lontano.

07/06/2025

Tracklist

  1. What A Feeling
  2. Breath
  3. Forgive Me
  4. Nirvana
  5. Dwell
  6. Sonic
  7. Stardust
  8. Slap
  9. Not Tonight
  10. Warmth








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