Legendary Pink Dots

So Lonely In Heaven

2025 (Metropolis Records)
avant-rock, psych-rock, industrial

Se lo scorso anno avevamo chiuso in bellezza con il gradito ritorno dei Wolfgang Press, quest’anno siamo ripartiti con un’altra bella sorpresa, il nuovo disco degli anglo-olandesi Legendary Pink Dots, una band che pensavo ormai estinta da tempo. Difficile fare un quadro generale della loro carriera iniziata nel 1980, forse neanche loro sapranno esattamente quanti dischi abbiano dato alle stampe, la leggenda dice quasi un centinaio, tra lavori in studio, raccolte, live e collaborazioni. Ancora meno facile è catalogare il loro genere musicale, che spazia dalla psichedelia all'ambient, passando dall’elettronica per lambire il folk, con accenni industrial: l’unica certezza che bisogna riconoscere al folle Edward Ka-Spel e soci è sicuramente la geniale capacità creativa, che non è stata scalfita dal tempo.

"So Lonely In Heaven" è un disco che merita attenzione, un ascolto non facile per la discontinuità dei brani, caratteristica insita da sempre nei Leggendari Puntini Rosa, a tratti si ha addirittura la sensazione che possa trattarsi di una raccolta più che di un album vero e proprio. La title track d’apertura è una folgorazione che non lascia scampo: chitarra liquida e melodia accattivante fanno subito capire che la loro classe non è andata perduta. Si prosegue tra effetti elettronici in primo piano e campane a festa, mentre un piacevole ritornello contraddistingue “Dr. Bliss ‘25”, con una chitarra in lontananza e note di piano che naufragano in uno sciabordio d’acqua. Ma la tradizione Legendary Pink Dots viene subito rispettata con “Sleight Of Hand”, dall’opprimente atmosfera dark a tinte fosche, con tanto di tromba e arpeggi acustici, mentre “Darkest Knight” è scandita da una drum machine con sinistre voci in sottofondo.

La parte centrale del disco pur mantenendo una buona qualità, denota qualche incertezza, si ha l’impressione che i Nostri non sappiano bene in che direzione andare, ma quando la strada sembra smarrita, la voce sicura dell’intramontabile giovanotto (settantunenne) Edward Sharp, meglio conosciuto come Edward Ka-Spel, riporta tutti sulla retta via con “Blood Money: Transitional”, brano gradevolissimo con finale a sorpresa, corredato da un bel videoclip. Si continua sulla stessa linea con “Pass The Accident”. Ovviamente nell’epilogo non poteva mancare il colpo di genio, con un cambio di strumenti si ribalta tutto, un contrabbasso cadenza un ambiente fumoso di un piano bar ubicato chissà dove.

Anche questa volta, i Legendary Pink Dots hanno perso l’occasione per dare alla luce il loro capolavoro che inseguono da quarantacinque anni e che probabilmente non vedrà mai la luce, ma dobbiamo essere contenti di aver ricevuto l’ennesima possibilità di ascoltare un buon disco e con i tempi che corrono non mi sembra cosa da poco. La giostra di Edward sta per partire, affrettatevi a salire a bordo non ve ne pentirete.

06/03/2025

Tracklist

1. So Lonely In Heaven
2. The Sound of the Bell
3. Dr. Bliss '25
4. Sleight of Hand
5. Choose Premium: First Prize
6. Darkest Knight
7. Cold Comfort
8. Wired High : Too Far To Fall
9. How Many Fingers In the Fog
10. Blood Money : Transitional
11. Pass The Accident
12. Everything Under The Moon


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