Neal Francis - Return To Zero

2025 (ATO)
pop-rock-disco

Dopo quattro anni di silenzio, il musicista di Chicago Neal Francis riemerge dalle lande yacht-rock con un nuovo album, rispettoso di quella evoluzione che spinse molti autori di pop-rock americano tra le braccia del funky e della disco più soft.
"Return To Zero" è un altro giocattolo dalle sembianze retrò abilmente elaborato e non privo di qualche piacevole intuizione.
Il gioco di rimandi, consolidato con l'album live "Francis Comes Alive", è ancor più evidente in questo terzo album in studio, con titoli di brani carpiti alla scena country-pop ("Already Gone") o disco ("Can't Get Enough") e ammiccamenti allo stile di band multi-premiate dalle classifiche americane degli anni 80, come le sonorità stile Electric Light Orchestra di "What's Left On Me".

Con il fido Sergio Rios nel ruolo di co-produttore e con un set di ospiti di diverso lignaggio, dai Say She She ai Queens of the Stone Age passando per i Durand Jones & the Indication, Francis mette a punto l'ennesimo gustoso mix di folk, pop, funky e rock'n'roll con una freschezza sonora encomiabile, grazie anche alla scelta di registrare l'album live in studio e di rinunciare a manipolazioni post-produzione.
Il deciso passo nella disco con sezione archi al seguito di "Don't Wait" sfiora la perfezione, nello stesso tempo il graffio rock-dance e l'estrema definizione delle voci e dei cori in "Broken Glass" e il robusto groove soul-disco catturano l'atmosfera delle affollate e multi-gender discoteche fine anni 70, confermando l'alto tasso dance di "Return To Zero".

Peccato che l'effetto deja-vu duri poco e pian piano l'album mostri le prime pecche, tra tentativi di aggiornare le movenze funk-rock nella morbida "Dirty Little Secret", che ostenta anche una breve incursione nell'elettronica, e canzoni esangui che alla fine sottolineano una scrittura un po' troppo debole e piatta per reggere il confronto con il passato ("Dance Through The Life", "Already Gone").
Che il brano più convincente sia un tuffo nell'epoca d'oro della musica funky di New Orleans come "150 More Times", è sintomatico di una scollatura in fase di realizzazione che ha privilegiato l'estetica, ineccepibile, e la leggerezza dell'insieme. Il disco si ascolta con piacere grazie agli arrangiamenti mai sovrabbondanti, a tutto svantaggio delle composizioni che, pur dopo molti ascolti, non lasciano un segno.

"Return To Zero" rappresenta per Neal Francis l'occasione per poter allargare il numero di seguaci e fan, ma il rischio è quello di restare imprigionato in un cliché stilistico dove la superficialità prevalga sulla consistenza, e anche se molte di queste canzoni restano un piacevole toccasana, sono anche inclini a essere archiviate in fretta e furia.

06/04/2025

Tracklist

  1. Need You Again
  2. Don't Wait
  3. Broken Glass
  4. Back It Up
  5. What's Left Of Me
  6. 150 More Times
  7. Dance Through Life
  8. Dirty Little Secret
  9. Already Gone
  10. Can't Get Enough
  11. Return To Zero




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