Dopo l’album d’esordio, “All’inferno”, pubblicato nel 2018, e il successivo Ep “Non so se avete presente”, diffuso due anni più tardi, gli NDM, band del circuito romano in sintonia con i suoni alt-rock
anni Novanta, ha deciso di trasmutare l’acronimo del proprio nome in qualcosa di più definito, palesandolo per intero: Nuovo Disordine Mondiale. Nel 2022 la cover di “Un giudice” di
Fabrizio De André ha inaugurato il nuovo corso del progetto, con il trio immerso nella scrittura e nella registrazione delle canzoni che sono finite dentro “Daimon”, il secondo album. Sin dai primi movimenti di “C.E.S.E.”, la traccia d’apertura che contiene il
featuring di Luca Romagnoli del
Management, emerge nitida la prossimità con i
Massimo Volume, per via del declamato che ricorda molto da vicino lo stile di
Emidio Clementi, innestato su strati musicali che non cercano rassicurazioni.
Ma le undici tracce di “Daimon” accolgono anche altre coordinate, come una certa prossimità con i
Bachi da Pietra ed elementi mutuati dalla scena
wave (i synth de “La tua volontà” ne rappresentano un chiaro esempio), più frammenti sparsi in direzione stoner, Ebm,
hip-hop,
Swans e
Nine Inch Nails. Le chitarre non appaiono sempre in primo piano, ma la rabbia sprigionata è notevole, figlia di un disagio espresso in maniera netta, cruda, nervosa, intensa, a tratti provocatoria, con tanto di citazioni bibliche e riferimenti all’esoterismo. Un lavoro potente e oscuro, che unisce l’aggressività dell’
elettronica all’urgenza del rock. A
ccanto alla voce e alle chitarre di Aldo Onori, la line-up è completata da Giulio Colletti alla batteria e Giulio Scipioni alle chitarre. Produce un altro Giulio, Ragno Favero de
Il Teatro degli Orrori. L’album fisico è disponibile esclusivamente in formato vinile, autografato dalla band e numerato a mano in sole 200 copie. Le belle grafiche sono opera di Lorenzo De Luca.
22/04/2025