Si conoscono da anni, ma solo nell’inverno 2024 sono diventati una coppia agli occhi del mondo. Lei è Selena Gomez, uno dei volti americani più popolari del nuovo millennio, tramite un sapiente algoritmo di gossip, musica e cinema – incluso un ruolo nel dibattutissimo “Emilia Pérez” appena premiato agli Oscar. Non è da meno Benny Blanco, autore e produttore dall’approccio meticcio ma preciso, che gli ha garantito enorme successo nell’era streaming – davvero infinita la lista dei suoi crediti dal 2007 a oggi, ma in molti lo conoscono come collega di Justin Bieber, che guarda caso è l’ex-storico di Selena.
Sull’onda di questa passione, i due si sono improvvisati Sonny & Cher – o magari volevano essere Celia & Johnny? – per documentare cronologicamente la loro storia d’amore, tra languori intristiti, brevi melodrammi e pruriginosi baci sotto la pioggia battente. Impossibile stupirsi da tale telenovela, dal momento che il loro primo album in coppia, “I Said I Love You First”, scorre sin troppo leggero e calligrafico. Ma sarebbe sbagliato ignorare del tutto il lavoro che vi sta alle spalle, dal momento che, come sempre, dietro le strutture più impensabili, si nascondono quelle sottigliezze che hanno fatto di Selena un’interprete riconoscibile e ben più influente di quanto le venga riconosciuto.
È così che il disco parte con la mesta “Younger And Hotter Than Me”, con la vocalist nei panni dell’innamorata insicura e martoriata, una figura certo teatrale, come da videoclip allegato, ma proprio per questo dal raggio universale – fa specie quel drone elettrico che monta proprio sul finire del brano. Ma è un attimo, l’ascolto schizza in avanti col palleggiante singolo “Call Me When You Break Up”, tradendo sfacciataggine quando entra nel letto la terza incomoda Gracie Abrams. Accorgimenti minuti, ma ficcanti; ecco il languido semi-rifacimento “Ojos tristes” (originariamente interpretato dalla cantante anglo-spagnola Jeannette nel 1981), poi una serie di lucenti confetture synth-pop, dapprima amare (“Don’t Wanna Cry”), poi mielose, (“Sunset Blvd”), infine qualche dolcezza acustica nei due brani in chiusura.
Purtroppo, il lavoro fa anche in tempo a scadere nel malriuscito esperimento hyperpop “Bluest Flame” (Charli XCX tra i co-autori) e a offrire almeno tre debiti verso Lana Del Rey, che sono troppi (“Cowboy”, “How Does It Feel To Be Forgotten” e “You Said You Were Sorry”).
Nonostante qualche momento sicuramente riuscito, “I Said I Love You First” tradisce le aspettative dei nomi coinvolti, presentando una storia d’amore troppo prevedibile e senza grandi scoppi d’ardore, niente insomma che possa competere col principale duetto romantico degli ultimi mesi, “Die With A Smile” di Bruno Mars e Lady Gaga. Anzi, gli autori qui si limitano a reinserire in scaletta “I Can’t Get Enough”, singolo reggaeton originariamente pubblicato nel 2019 con ottimo successo ma adesso totalmente fuori posto: nella narrativa dell’album, dovrebbe funzionare da climax tra i due protagonisti, peccato nel mezzo ci siano ancora Tainy e J Balvin.
Ormai economicamente al sicuro da qualsiasi insuccesso e opinione negativa, Selena Gomez e Benny Blanco non hanno bisogno di accattivarsi nessuno, con “I Said I Love You First” si mandano messaggini d’amore nell’intimità del proprio salotto, che può certo essere buffo e romantico per loro, un po’ meno però per l’ascoltatore da casa.
25/03/2025