Silvia Costa - Claudio Rocchetti - Keyhole Mouth

Il gesto quale atto generativo dal quale estrarre materia grezza, l’elaborazione elettronica per infondere senso e tracciare una labile linea narrativa. Su tali basi prende forma la seconda collaborazione tra la regista e performer Silvia Costa e Claudio Rocchetti, cristallizzata su vinile a definire il diciassettesimo capitolo della serie XONG collection - dischi d'artista curata da Xing.

Posta in solitudine di fronte a una serie eterogenea di oggetti casuali – tra cui una pallina da ping pong, delle forbici, un sasso, un accendino - da utilizzare come strumenti e stimoli sensoriali, l’artista trevigiana ha imbastito trame improvvisate di suoni trovati, stridori, battiti e modulazioni vocali declinate in varia maniera. Estrapolate dal contesto performativo, volutamente privato, le risonanze diventano memoria uditiva utilizzate da Rocchetti per costruire ambienti aurali stratificati, in bilico tra le trasfigurazioni elegiache del quotidiano di certa produzione firmata da Claire Rousay e i flussi in modalità ASMR di Félicia Atkinson.

Ogni set, plasmato a partire da un insieme diverso, porta alla realizzazione di un’istantanea peculiare, che trattiene le relazioni fisiche instaurate con i singoli oggetti per tradurle in ambienti dalla consistenza tattile, attraversati da sussurri e misurate interpolazioni elettroniche. La risultanza di tale operazione compositiva è la creazione di un territorio concrète enigmatico, finemente dettagliato, atto a predisporre a un ascolto attento attraverso cui distillare un immaginario altamente evocativo.

30/03/2025