Whatever The Weather - Whatever The Weather II

2025 (Caroline International)
idm, ambient, glitch

Una luce più gialla, una foschia vagamente afosa avvolta attorno all’orizzonte di una pianura in dissolvenza; stando all’immagine di copertina, la seconda offerta del progetto Whatever The Weather prometteva un’inaspettata ondata di calore, magari sulle ali di un umido scirocco. Invece, il clima rimane perlopiù temperato-freddo, non osando andare oltre i “26°C” – che sono comunque tanti per chi, come Loraine James, è abituata al meteo di Londra. Eppure sono queste le condizioni con le quali l’introversa beatmaker torna sui propri passi; lo fa con la solita elettronica da ambienti limpida e cristallina, al contempo calma e mutevole, stavolta animata da pronunciate interferenze glitch e stralci di field recording cuciti lungo varie parti dell’ascolto. Il risultato è meno organico rispetto al più rigoroso e affascinante capitolo uno, la formula del collage, impiegata lungo vari momenti del lavoro (“20°C”, ma soprattutto “9°C”), dà l’impressione di ricordi sbiaditi e sogni ad occhi aperti, mai come oggi ripiegati su se stessi oltre ogni facile comunicazione.

Ma “Whatever The Weather II” è comunque un ascolto pregno di fascino, almeno per chi trova conforto nei risvolti più quieti dell’elettronica moderna. Non mancano momenti tersi e propriamente ambient; “3°C” e 18°C”, per esempio, si muovono quasi in silenzio lungo il filo dell’orizzonte come sottili droni di vapore, mentre attorno ai “23°C (Intermittent Sunshine)” e agli “8°C”, l’offerta si colora di lucide rifrazioni argentate.
Quando la tempertutra invece scende verso i “5°C”, si avverte tutta l’emolliente influenza outsider di emeriti sconosciuti quali Parc e Precipitation, colleghi geograficamente scollegati eppure, a loro modo, uniti nell’intento di fare della materia elettronica un qualcosa che si possa percepire direttamente sulla pelle come bagnoschiuma cremoso.
È con la sottilmente spigolosa Idm degli “11°C (Intermittent Rain)”, e soprattuto con le interferenze dei “15°C” che Loraine ricorda le proprie radici Hyperdub, creando fibrillanti tessuti ritmici con pochi nervosi schizzi del cursore sullo schermo.

C’è anche un gran finale, accompagnato da un suggestivo quanto raro videoclip: “12°C”, evidentemente la temperatura più adatta per dare a Whatever The Weather l’ispirazione di sconfinare oltre ogni forma e steccato alla rincorsa libera dei propri pensieri – il brano cangia in continuazione tra soffici tastiere ambient, screzi di ritmo e i filamenti acustici di una timida chitarra folk. Il tutto, sempre avvolto dalla mano pulita e croccante di una beatmaker che ormai ha scavato il proprio sentiero unico nel panorama contemporaneo. Indipendentemente dal tempo che fa là fuori.

23/03/2025

Tracklist

  1. 1°C
  2. 3°C
  3. 18°C
  4. 20°C
  5. 23°C (Intermittent Sunshine)
  6. 5°C
  7. 8°C
  8. 26°C
  9. 11°C (Intermittent Rain)
  10. 9°C
  11. 15°C
  12. 12°C


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