Torna Xenia Reaper, entità incorporea che con l'esordio "Luvaphy" ha tracciato traiettorie intriganti per un'avanguardia ambient-dub ai confini con l'Idm più cibernetica. La sorpresa di quell'album risiedeva soprattutto nella capacità di modellare strutture talmente sfumate da apparire metafisiche, come se un'intelligenza superiore stesse eseguendo operazioni per noi indecifrabili. Era la prima metà del full-length a generare stupore, ondeggiante tra stringhe digitali e correnti quantiche, mentre nella seconda parte scivolava verso un impianto più vicino alla visione canonica di electronic-dance.
La benedizione di "Gambling" sta invece nell'abbandonare questa, seppur lieve, attrazione per la materia, dissolvendosi in una continua fusione di codici alfanumerici e sinapsi sintetiche ("This"). Non è, tuttavia, un'opera da collocare nella sperimentazione più estrema. Anzi, al retaggio ritmico di matrice club si affianca un rinnovato slancio verso il lirismo: sospeso, diafano, impalpabile ma pur sempre articolato in armonie e tessiture melodiche ("Faded"). L'ascendenza è quella dell'ambient-trance, con pad rarefatti che si rincorrono all'infinito tra un battito scomposto e il successivo, dissolvendo ogni traccia di percussione convenzionale in un'aura frammentata.
La title-track sfiora arpeggi ultraterreni, per poi svanire nella manifestazione spettrale di fantasmi luminescenti ("Thruu"). Volteggiando tra le stratificazioni del firmamento, INDEX: Records ci ricorda come persino le nuvole più eteree, a uno sguardo ravvicinato, si rivelino composte di bit e circuiti. O forse è solo l'essere umano, ormai trasfigurato in entità numerica, a non saper più distinguere l'algoritmo dalla visione?
Quella di Xenia Reaper resta una musica del post-umano, artefatta e visionaria. Un progetto che vibra di potenzialità straordinarie: il superamento della dicotomia uomo-macchina sembra a portata di mano ma, come nel debutto, ne cogliamo solo echi intermittenti. Non che l'opera deluda, tutt'altro: ma anche qui, resta il sospetto che il rituale di autocoscienza di questo ibrido biomorfo sia ancora in divenire.
23/05/2025