Titolo: In The Court Of The Crimson King
Editore: Arcana
Pagine: 190
Prezzo: Euro 16,50

Il percorso tracciato da Staiti ci spiega, passo dopo passo, tutti gli eventi e le circostanze che hanno permesso all'album - ritenuto da gran parte della critica musicale come evento fondativo del progressive rock - di vedere la luce. Dall'infanzia di Robert Fripp ("una personalità complessa"), all'acquisto della sua prima chitarra, alle difficoltà di apprendere davvero la tecnica necessaria per diventare un professionista, ai giudizi (non sempre lusinghieri) dei suoi professori, agli incontri casuali con i futuri membri della band. Leggendo ci si rende conto di quanto la carriera di Fripp sia stata costruita dietro studio e sacrifici, non frutto del caso né tantomeno prevedibile. Si passa dagli esordi con i dimenticati The League of Gentlemen e Cremation, agli ascolti giovanili di Elvis Presley, Chuck Berry, Little Richard per passare a Beatles, Jimi Hendrix, Cream, fino ai quartetti d’archi di Bartók, alla Saga della Primavera di Stravinskij e alla Sinfonia del Nuovo Mondo di Dvorak. Ascolti dei più vari che hanno portato, dopo l'incontro con i fratelli Giles, alla prima formazione che ricorda davvero quella dei King Crimson e alla pubblicazione di "The Cheerful Insanity Of Giles, Giles & Fripp" nel 1968. Arriveranno poi il magico paroliere Peter John Sinfield, il fenomenale polistrumentista e compositore Ian Mcdonald, il cantante e bassista Greg Lake. Un lungo racconto che ha anche lo scopo di sfatare falsi miti, tra i quali quello del brutto carattere di Fripp che avrebbe causato l'immediata scissione del gruppo, evento invece subito da Fripp che vede andar via impotente sia Lake che McDonald.
Se nell'arco degli anni in tanti hanno cercato di anticipare la data di nascita del rock progressivo citando i lavori dei Moody Blues ("Days Of Future Passed" del 1967) o dei Vanilla Fudge ("The Beat Goes On" del 1968), ciò non toglie nulla alla grandezza di quest'esordio che tanti segni ha lasciato ai musicisti contemporanei e alle generazioni successive. Una storia che merita di essere raccontata nei minimi dettagli, proprio come riesce a fare l'autore di questo imperdibile saggio.