Andrea Di Quarto

Revolution! - La vera storia dei Public Enemy

Autore: Andrea Di Quarto
Titolo: Revolution! - La vera storia dei Public Enemy
Editore: Tsunami
Pagine: 336
Prezzo: 24,00 euro


revolutionlaverastoriadeipublicenemyfotocorpoAndrea Di Quarto non è nuovo alla scrittura di libri sull'hip-hop ma questa volta, dopo i due volumi pubblicati sempre per Tsunami sulla storia del genere, tra il 2017 e il 2018, e una monografia su Tupac, si è concentrato sulla storia di uno dei gruppi hip-hop più importanti di sempre, e forse il più importante per chi il genere lo approccia partendo dal rock.
Raccontare i Public Enemy, un gruppo celebrato anche dalla critica italiana che tradizionalmente è legata a ben altri suoni, significa dover andare oltre i fatti risaputi, ricostruendo, in una narrazione coerente, non solo la storia della formazione, compresi i progetti solisti e collaterali, ma anche l'evoluzione dell'hip-hop nel corso dei decenni.

Dopo un'introduzione che non fatica a motivare il perché di una monografia sui Public Enemy, giustamente indicati come emblematici, politici e rivoluzionari, Di Quarto approfondisce il contesto sociale dal quale provengono i membri della band, esplora la preistoria della formazione e, snocciolando la discografia, non manca di affrontare gli argomenti direttamente correlati all svolgersi della carriera: riassume la storia della Def Jam; racconta delle reazioni di giornalisti e pubblico alla Security Of The First World (il discusso corpo di sicurezza, per così dire, dei PE); allarga al radicalismo nero e alle sue contraddizioni; esplora la difficoltà di Chuck D e soci di gestire le esternazioni antisemite di Professor Griff; racconta del legame con il regista Spike Lee; riassume gli eventi che portarono alla rivolta di Los Angeles.

In un libro basato principalmente su fonti statunitensi, che fa perno anche su materiale giornalistico e su interviste ai protagonisti, è di particolare interesse il capitolo dedicato alla relazione tra i Public Enemy e l'Italia, opportunamente intitolato "The Italian Job". Qui l'autore tira i fili di una trama che collega Jovanotti e il Muretto, cita la stampa (disorientata e un po' miope) dell'epoca ed esplicita l'influenza dei Public Enemy anche sulla scena nazionale, a partire dagli Assalti Frontali.
Di Quarto non solo si premura di fornire un'analisi del contesto in cui i Public Enemy nascono, ma rimpolpa il racconto della metà meno entusiasmante della carriera della band con aneddoti, curiosità e approfondimenti che scavano gli anni meno felici dal punto di vista dei risultati discografici. Nel fare questo, contestualizza le scelte, non sempre indovinate, della band, smussando le aspre critiche che spesso si riservano agli album pubblicati dal gruppo nel terzo millennio.

Approfondito e piacevole da leggere, nonché arricchito da numerose fotografie, "Revolution! - La vera storia dei Public Enemy" arriva nel cinquantenario dell'hip-hop ed è un modo per scoprire e riscoprire questo genere attraverso le vicende di una delle sue band fondamentali.