The Kinks

The Kinks: “Muswell Hillbillies/Everybody’s In Show-Biz – Everybody’s A Star” (SuperDeluxe Edition 6Lp+4cd+Blu-ray BMG, 2022)

Continua la serie di ristampe SuperDeluxe celebrative del cinquantesimo anniversario della discografia dei Kinks, dopo “The Village Green Preservation Society” (3xLp + 3x7” single + 5xcd, 2018), “Arthur Or The Decline And Fall Of The British Empire” (4x7” + 4xcd, 2019) e “Lola Versus Powerman And The Moneygoround – Part One” (2x7” + 3xcd, 2020).
Questa volta si fanno le cose in grande e l’oggetto dell’attenzione non è soltanto un album, bensì due: “Muswell Hillbillies”, nono Lp in studio del gruppo londinese e primo licenziato dalla Rca dopo la risoluzione del contratto con la storica Pye Records, pubblicato originariamente nel novembre 1971, e il successivo “Everybody’s In Show-Biz – Everybody’s A Star”, del 1972.

“Muswell Hillbillies” prende il titolo dal quartiere a nord di Londra denominato Muswell Hill, dove Ray e Dave Davies crebbero e fondarono i Kinks nei primi anni Sessanta. Affronta importanti tematiche sociali legate alle frustrazioni della vita moderna e alla condizione precaria del proletariato britannico, presentando una varietà di stili che spaziano dal pop al rock, passando per il country e il music-hall. L’album, privo di hit e di anthem generazionali, non fu recepito positivamente dal pubblico e le vendite furono deludenti. In realtà, a cinquant’anni di distanza, “Muswell Hillbillies” appare come un lavoro solido e coerente, forte di una scrittura efficace e mai banale, al punto che alcuni lo considerano addirittura il migliore output di Ray Davies e soci.
Lo stesso non si può dire di “Everybody’s In Show-Biz – Everybody’s A Star”, album interlocutorio doppio, equamente suddiviso tra incisioni in studio e dal vivo alla Carnegie Hall, che preconizza la svolta concettuale e vagamente vaudevilliana che Davies intraprese a partire dall’album successivo.

Il box è opulento, come ormai da anni ci hanno abituato i Kinks con le ristampe dei loro album più importanti, e annovera l’edizione rimasterizzata del 2014 di “Muswell Hillbillies” in vinile colorato (blu), con l’aggiunta di un secondo vinile (sempre blu) bonus con versioni alternative, demo, Peel session ecc.; l’edizione rimasterizzata del 2016 di “Everybody’s In Show-Biz – Everybody’s A Star” in doppio vinile colorato (arancione), con l’aggiunta di un terzo vinile (sempre arancione) bonus con nove tracce registrate dal vivo; un singolo vinile con undici remix nuovi di zecca effettuati da Sua Maestà Ray Davies in persona; quattro cd, senza l’aggiunta dei bonus di cui sopra, che contengono le versioni rimasterizzate nel 2022 dei due album e uno, della durata di circa trenta minuti intitolato “The Kinks 1971 US Tour Travel Montage”, che presenta un sostanzialmente inutile collage di brani, promo e inserti dal vivo tratti dal tour statunitense che i Kinks affrontarono nel 1971.
A tutto ciò si aggiunge un video amatoriale, sempre del ’71, in formato Blu-ray girato e commentato da Ray Davies, un libro di 52 pagine con storie, foto inedite, un’interessante essay vergata da Doug Hinman, biografo del gruppo, e un dettagliato indice dei contenuti dei cd (ma, stranamente, non dei vinili). A completare l’edizione, una mappa con i luoghi storici di Londra legati alla storia dei Kinks, 6 foto della band e una spilla in metallo pressofuso raffigurante il logo del gruppo dell’epoca Rca.

Il cofanetto è in vendita su Amazon alla fantasmagorica cifra di €149,24 e, vista la quasi assoluta assenza d’inediti e di materiale aggiuntivo di rilievo ma, soprattutto, la presenza sul mercato dei singoli Lp e cd nelle versioni qui contenute, rappresenta un acquisto che sentiamo di caldeggiare esclusivamente al fan di lungo corso del gruppo, meglio se completista compulsivo.