Autore: Doriana Tozzi
Titolo: B-Side: L'altro lato delle canzoni (Estate)
Editore: Arcana
Pagine: 250
Prezzo: 17,50 euro
Giunge all’atto finale la tetralogia sulle stagioni architettata da Doriana Tozzi, ideatrice di quattro libri tematici che raccolgono racconti di fantasia liberamente ispirati da alcune delle sue canzoni preferite, più o meno celebri. Ed è sempre una stagione dell’anno a caratterizzare la narrazione: dopo l’Autunno, dedicato ai protagonisti dell’alt-rock italiano, l’Inverno, sul moderno cantautorato di casa nostra, la Primavera, prima opera esterofila, dedicata alla musica dei figli dei fiori, tocca ora al punk-rock essere preso come spunto di partenza. Il volume dedicato all’Estate assume così le sembianze della sorellina ribelle e scatenata, con l’autrice che torna a immaginare un vero e proprio universo parallelo, un secondo lato delle canzoni prescelte, una versione alternativa, una ipotetica B-Side, proprio come indicato dal titolo.
Ventuno racconti brevi che prendono il via dalla fascinazione per altrettanti brani estrapolati dal repertorio di Clash, Sex Pistols, Ramones, Jam, Bad Religion, Damned, Misfits, Dead Kennedys, Social Distortion, Rancid, Black Flag, Dead Boys, Generation X, Rise Against, NOFX, Stiff Little Fingers, Circle Jerks, Adverts, Green Day, Offspring, Blink-182, spaziando, in ordine sparso dal 1977 al 2005.
Ci sono i grandi classici ma anche alcuni fra i maggiori esponenti del reflusso punk nato nel corso degli anni Novanta. L’estate viene quindi rappresentata in maniera rovente e sfrenata, proprio come i riff di una chitarra distorta.
Fra sottili citazioni e personaggi decisamente singolari si srotola la narrazione, imbastita con in testa il movimento che (specie nel biennio 77-78) ebbe la capacità di imprimere una brusca sterzata al percorso del rock, affermando un nuovo immaginario potente e riconoscibile. La struttura del libro segue quella del volume “Inverno”, grazie alla presenza di Shadow, un personaggio esterno alle canzoni che si infiltra nei racconti mantenendoli in qualche modo collegati fra loro. Menzione speciale per la doppia prefazione, la prima affidata a una firma storica del giornalismo musicale italiano, Federico Guglielmi (un super esperto dell’argomento “punk e dintorni”), la seconda a Roberta Sammarelli, da sempre bassista dei Verdena.