Terre dalla grandissima tradizione pop, dalla fiorente ricerca in materia metal e dalla ricchissima sperimentazione in materia di jazz e dintorni, Svezia, Norvegia, Finlandia e Islanda sono paesi che hanno consentito il fiorire anche di voci autoriali femminili, molto spesso di grande richiamo, quasi sempre votate alla ricerca di un linguaggio unico, peculiare, immediatamente riconoscibili.
A spasso tra i decenni, le lingue (per quanto l'inglese rimanga dominante) e gli stili, la qui presente selezione di venti brani pesca nel meglio che le cantautrici dal Profondo Nord hanno saputo e continuano a offrire. Chiaramente senza alcuna pretesa di completezza (si potrebbe espandere il novero ad altri trenta/quaranta nomi tranquillamente, anche senza considerare nomi ormai appartenenti al firmamento come Björk e Neneh Cherry), la playlist propone un nutrito assaggio di venti voci indimenticabili, tra mainstream e avanguardia, passato, presente e scorci di futuro.
Dalla lancinante elegia di “Dynamite” di Stina Nordenstam, title track del suo torbido capolavoro, al profondo legame con la tradizione di “Vuoi vuoi me” della straordinaria autrice sami Mari Boine, passando per l'effervescenza punk di Ida Maria e il senso per l'elegia di Anna Ternheim: umori diversi e sensibilità raffinate si cedono il passo mantenendo intatta la loro specifica personalità, la loro vera essenza.
Tra vere e proprie celebrità in madrepatria quali Laleh (autrice anche per popstar di fama globale) e Amanda Jenssen, Ane Brun e naturalmente Emilíana Torrini (qui colta nell'album che l'ha lanciata nel gotha del pop alternativo mondiale) affiorano anche alcune tra le voci più affascinanti del fitto squadrone avant-folk finlandese (Islaja, Lau Nau).
Su tutte, svetta il nome della Joni Mitchell norvegese, autrice di straordinaria esperienza e maturità: Kari Bremnes, qui colta al chiudersi del suo decennio d'oro, in un brano di raffinata tensione rock.