Laura Pescatori

Riot Not Quiet - 365 giorni di rock al femminile

Autore: Laura Pescatori
Titolo: Riot Not Quiet - 365 Giorni Di Rock Al Femminile
Editore: Chinaski Edizioni
Pagine: 144
Prezzo: 15 euro

riotnotquietLaura Pescatori è una speaker radiofonica di Radio Onda d’Urto (conduce la trasmissione “Rebel Girl” dedicata al rock femminile), giornalista e autrice, che dopo la pubblicazione del libro “Animalando” nel 2017 - dove si occupava della sua passione animalista e antispecista - approfondisce la sua seconda passione, quello del rock in generale, ma con una particolare attenzione al suo versante femminile. Tra le possibili divisioni che possono avere significati rilevanti nella storia del rock con la S maiuscola, quella che riguarda il sesso non è certamente decisiva per dare una chiave di lettura autentica dello straordinario fenomeno culturale della musica giovanile dal dopoguerra in poi, ma è indubbio che il rock (per quanto questa parola oggi sia abusata e poco adatta a descrivere un fenomeno culturale così ampio e trasversale) sia passato alla storia come fenomeno prevalemente maschile.

Questo è probabilmente vero per motivi sociali e culturali, specchio di una società che, soprattutto in alcune aree geografiche, rende più difficile per una donna emergere nel mondo della musica, non solo in ambito pop ma anche in quello della classica e dell’accademia. Questo rende ancora più meritevoli di elogi le donne che sono riuscite a vincere la difficoltà di entrare a far parte di un mondo per certi versi ostile. E’ superfluo dire che sono esclusi da questo percorso tutti i riferimenti ai fenomeni mainstream delle major, che spesso hanno usato le donne come oggetto per vendite, totalmente slegato da ogni fenomeno culturale legato alla società reale.

Laura Pescatori è appassionata in particolare del mondo punk e hardcore, con una predilezione per gli anni 90 e il movimento Riot Grrrl, scena musicale che faceva sua la frase “Do It Yourself”. Rabbia, lotta per i propri diritti, libertà di affrontare temi come stupro, abusi domestici, sessualità, una musica dove era superfluo il virtuosismo fine a se stesso per dare risalto a un’emergenza comunicativa. Ma "Riot Not Quiet" - pur avendo probabilmente Hanna Kathleen (Bikini Kill) e Joan Jett (Runaways) come modello - spazia nei decenni con Nico, PJ Harvey, Joan Baez, Grace Slick, Aretha Franklin, Annie Lennox, Lydia Lunch, Cyndi Lauper, Bjork, Tarja Turunen e molte altre.

Il libro va inteso non come un testo nel senso stretto della parola, ma come almanacco da seguire giorno per giorno, con 365 notizie brevissime che possono diventare una miniera di informazioni. Non un libro di approfondimento, ma uno strumento per approfondire altrove, tanti sono i nomi suggeriti che diventano spunto per ampliare le conoscenze del lettore più interessato. Certamente Pescatori si lega alla sua visione personale di rock, figlia di un percorso di ascolto individuale, inteso probabilmente come esplosione di rabbia e ribellione con i classici elementi della musica giovanile "chitarra-basso-batteria". Le scene più sperimentali sono tralasciate, ad esempio la musicista greca Diamanda Galas non trova posto, come le scene legate all’avanguardia (Pauline Oliveros, Wendy Carlos - un uomo diventato donna in realtà - o Christina Vantzou), così come musiciste più recenti (Marissa Nadler, Julia Holter, Anna Von Hausswolff, Chelsea Wolfe, Andrea Schroeder, Lana Del Rey e tante altre). Una scelta legittima che può lasciare spazio a un secondo volume altrettanto interessante che Laura Pescatori sarebbe senz'altro in grado di scrivere in modo originale e avvincente.



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