“Hounds Of Love” è il quinto Lp di Kate Bush, meravigliosa donna inglese. Fin qui è semplice. Questo disco arriva quasi 3 anni dopo “The Dreaming”: in tutto questo tempo lei si è costruita uno studio di registrazione, ha scritto e studiato sul Fairlight. Pare che la Emi londinese sulle prime avesse giudicato l'album troppo difficile, poi, la questione è stata evidentemente risolta: adesso tutti puntano su di lei, Londra è piena di Kate Bush, riempie intere vetrine dei ne-gozi Hmv (His Master's Voice = Emi) come del Virgin Megastore. Il terreno è stato saggiato qualche giorno prima con il singolo, “Running Up That Hill”, balzato in classifica nonostante l'inconsuetudine.
L'album è un colpo, secco. Prima facciata, “Hounds Of Love”, composta da 5 brani, seconda facciata “concept”, “The Ninth Wave”. La composizione risente inequivocabilmente del lavoro casalingo: spesso è chiara l'origine da una semplice cellula ritmica, sulla quale viene disegnata una melodia, poi mano mano il ritmo diventa sempre più complesso, cresce l'arrangiamento ed escono fuori brani di rara profondità musicale, con un tappeto ritmico fittissimo, suoni ricercati e campionati nel Fairlight, motivi folclorici riciclati, voci splendide, dolci, alte, basse, profonde, una dentro l'altra, cori misti, rumori di sonorizzazione che inseguono testi fantastici, strumenti tradizionali (cornamuse, whistles, bouzouki, bodhran) inseriti perfettamente nel tessuto altamente tecnologizzato.
Al primo ascolto si rimane umilmente senza fiato: né bello né brutto, semplicemente al di sopra, grande, grandissimo, troppo, interessante, personale, non facile (immaginate la Emi!). Quattro pezzi d'una bellezza travolgente e immediata, indefinibile: “Mother Stands For Comfort” e “Cloudbusting” (con uno straordinario arrangiamento per archi), “Hello Earth” e “The Morning Fog”, che conclude il disco con un testo semplice ma coinvolgente. Che altro dire? Che me la sposerei: oltretutto si gestisce completamente da sola, si autoproduce, le edizioni dei suoi pezzi le appartengono, lavora su un disco per anni, con calma, gusto e intelligenza. Propongo la comunione dei beni. Purtroppo, “Hounds Of Love” l'ha realizzato soprattutto con l'aiuto del suo attuale “fidanzato” Del Palmer (tecnico del suono, bassista. programmatore della Linn)...