Make-up vistosi, lustrini e costumi esuberanti, ma anche il ritorno a una forma più semplice e spontanea di rock'n'roll: il glam irrompe sulla scena musicale britannica per mano di Marc Bolan, che nella transizione dai Tyrannosaurus Rex ai T. Rex sancisce il passaggio dal mondo hippie a quello della trasgressione, della decadenza e del pop più appariscente. Bowie, non certo alieno al lato più spettacolare della musica pop, gli fa eco dando vita ai personaggi di Ziggy Stardust e Aladdin Sane, realizzando album indimenticabili; li seguono a ruota veri e propri fenomeni di costume made in Uk come gli Sweet, gli Slade e gli elvisiani Mud, mentre i raffinati Roxy Music declinano questo nuovo filone musicale in una veste elegante e arty.
Negli Usa, oltre a future celebrità come i Kiss e a personaggi underground di culto come Jobriath, il genere prende una forma più "aggressiva", andando di pari passo con le istanze proto-punk dei primi Settanta: New York Dolls, Alice Cooper con il suo shock rock, le grintose Runaways di Joan Jett, l'energica Suzi Quatro; le parentele del genere con il successivo punk sono ben rappresentate anche dagli Hollywood Brats, sorta di contraltare britannico delle Dolls, ma lambiscono il glam anche realtà eclettiche e talvolta affini al prog: Cockney Rebel, i neozelandesi Split Enz e gli Sparks dei fratelli Mael.
Indubbio il debito verso il glam-rock da parte di tanta musica pubblicata nei decenni successivi, basti pensare al lato più teatrale della musica goth, al filone glam metal degli 80's, e a più recenti epigoni come i Darkness e i nostrani Måneskin.
Rebel rebel, you've torn your dress
Rebel rebel, your face is a mess
Rebel rebel, how could they know?
Hot tramp, I love you so!