Le città d'Europa e i grandi dischi rock

1x3: Wessex Sound Studios, Londra - Ascolta online

Episodio 3 - Wessex Sound Studios, Londra


Cosa hanno in comune "Never Mind The Bollocks" dei Sex Pistols e "London Calling" dei Clash? I due album più famosi della storia del punk sono nati entrambi in una chiesa sconsacrata, poi trasformata in un prestigioso studio di registrazione: gli Wessex Sound Studios di Londra. Qui tra l’altro è stata realizzata anche la sezione ritmica di "We Will Rock You" dei Queen.
Essere punk non è necessariamente un atteggiamento né una forma di sciatteria, ma può rappresentare un vero e proprio modo di concepire e vivere la realtà: lo dimostreremo raccontando la storia di "London Calling" e dei Clash, coadiuvati da Guy Stevens, produttore geniale e decisamente sopra le righe.
Londra negli anni Settanta è una città in profonda crisi economica e morale: andiamo a scoprire come erano e come sono cambiati i quartieri di Brixton e Camden Town.

La rubrica

"Rock & the City" è una serie di podcast che vanno alla scoperta delle città d'Europa e degli studi di registrazione che, negli anni Settanta-Novanta, sono stati il cuore pulsante del rock: luoghi carichi di energia catalizzante, crocevia per musicisti ribelli, produttori geniali e discografici visionari.
L'autrice, Elena Messana, segue il filo che lega alcuni famosi album prodotti tra gli anni Settanta e Novanta agli studi di registrazione e alle città che hanno attirato e ispirato i musicisti. Si tratta di luoghi circondati da un'aura speciale. Il caso tipico è quello dei Windmill Lane Studios di Dublino che, con gli U2, diventano il simbolo della rinascita della discografia irlandese.
Questi album spesso sono nati dall'incontro di un produttore con una band o dall'incrocio tra la vicenda personale di un artista e il destino di una città.
Il podcast racconta l'era dell'analogico e del vinile, quando la musica si produceva in sale di incisione simili all'antro del mago Merlino e i suoni nascevano dall'ingegnosa inventiva di tecnici e musicisti 'alchimisti'. I dischi avevano due lati, una certa loro consistenza e un loro odore. Le copertine erano parte integrante della strategia di vendita. Le tracce si dovevano ascoltare una dopo l'altra: nessuna playlist fai da te e nessun effetto digitale. Poiché i brani sono protetti da copyright, la sfida del podcast è di ricreare le atmosfere degli album e delle città di cui si parla per mezzo di rumori, melodie popolari, riff e soundalike in grado di far assaporare all'ascoltatore quelle sonorità.

L'autrice

Elena Messana, l'autrice di questo podcast, è un'appassionata di musica e di storia sociale dei media che adora scavare nel passato degli artisti e nelle origini delle loro canzoni. Nel suo mondo non esistono confini tra la musica pop, rock e quella classica, il cinema, l'arte moderna, le copertine dei dischi, la pubblicità, la vita quotidiana, la scienza e la poesia. Ha scritto, narrato e sonorizzato il podcast pensando al fatto che i suoi viaggi finiscono sempre in uno studio di registrazione, un po' certamente anche per deformazione professionale, visto che nella vita si è occupata per venti anni di supervisione del doppiaggio.
La produzione è di Gabriele Beretta.

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