I Bauhaus sono riusciti a imporsi come una delle band più importanti e rappresentative del movimento gothic. Ma sarebbe riduttivo confinarli solo in quell'ambito. Con loro, infatti, il rock si trasforma in un cabaret dell'orrore, con tanto di maschere e trucchi, nel solco tracciato dal glam e dal leggendario "Rocky Horror Picture Show".
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Bauhaus - parte 1
Bauhaus - parte 2
I toni macabri e dissonanti del dark-punk e l'atteggiamento teatrale del glam-rock diventano con i Bauhaus una cosa sola: lungi dalle depressioni esistenziali di certo rock gotico, il sound della band di Peter Murphy dipinge sì incubi lugubri, ma li carica di un'enfasi esagerata e grottesca. Il suo stesso esibizionismo, il suo make-up da vampiro e la sua simbologia sfacciatamente necrofila volevano soprattutto indicare come essere un cantante di un gruppo "dark" non dovesse diventare necessariamente sinonimo di essere un depresso cronico. Quelle di Murphy, tuttavia, sono visioni nerissime, danze demoniache cariche di una paura primordiale. E la sua predilezione per i sovratoni, la sua enfasi teatrale e barocca, non fanno che accrescere la dimensione orrorifica della musica dei Bauhaus.
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