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Classifica dell'indie italiano post-2000 di OndaRock
Attraverso la classifica generale della redazione, quelle individuali dei redattori e quella del nostro special guest Fabio Zuffanti, cerchiamo di offrire una bussola per orientarsi nel vasto panorama della produzione indipendente italiana dal 2000 ad oggi. Una babele di stili, approcci e sonorità, dal folk etnico di Takadum Orchestra e Ardecore (con la brillante rivisitazione in chiave post-rock della canzone popolare romana) al cantautorato intimo e raffinato di Cristina Donà, Motta e Riccardo Sinigallia, dalle atmosfere decadenti, sospese tra neofolk e gothic, di Ianva e Spiritual Front all'indie-rock screziato di psichedelia dei Verdena e quello più "post" dei Giardini di Mirò, dal noise granitico degli Zu al pop variegato di ...A Toys Orchestra, Non voglio che Clara, Carmen Consoli e Baustelle fino alle colonne sonore immaginarie dei Calibro 35 e allo spoken word straniante dei pionieri Massimo Volume e dei loro allievi elettronici Offlaga Disco Pax. Con tre "bonus tracks" tratte dalle classifiche di Claudio Fabretti e di Fabio Zuffanti: il commovente testamento musicale di Claudio Lolli, il pop-jazz firmato Bacharach di Chiara Civello e l'irriverente parodia rock dei Maisie.
Nessuna pretesa di completezza, ma solo un vademecum per addentrarsi in un mondo spesso superficialmente etichettato e sottovalutato, come l'indie italiano post-2000.
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