Pietre miliari ai raggi X

Christian Death e Swans, litanie della perdizione

"Only Theatre Of Pain" dei Christian Death e "Children Of God" degli Swans: due capolavori gotici degli anni 80, al centro della nuova puntata di Rock in Onda, il programma condotto da Claudio Fabretti tutti i mercoledì dalle 12 alle 14 sulle web-frequenze di Radio Città Aperta (www.radiocittaperta.it).
Dal calvario esistenziale di Rozz Williams e dei suoi Christian Death all'esordio su Lp con il loro "disco maledetto" per antonomasia, al vertice della seconda fase, più composta ma non meno terrificante, degli Swans del predicatore folle Michael Gira e della sua vestale angelica Jane Jarboe: viaggio in due album-cult degli anni Ottanta.

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Christian Death - Only Theatre Of Pain/ Swans - Children Of God


"Only Theatre Of Pain", disco d'esordio dei Christian Death è, all'interno dello stesso scenario del rock gotico, il disco "maledetto" per eccellenza. Disco che è la pura espressione delle idee e della personalità di Rozz Williams, fondatore della band, personaggio che all'indomani della sua morte, avvenuta il 1 aprile del 1998, è assurto a uno dei culti più "sotterranei", eppure più vivi e sentiti, tra quelli dedicati alle molte vite bruciate del rock.
Figura controversa e provocatoria, Rozz Williams in tutte le sue attività musicali sia con i Christian Death che negli svariati progetti successivi (alcuni bellissimi, come gli Shadow Project con Eva O, che per qualche anno fu anche sua moglie, e il disco realizzato nel 1995 con Gitane Demone "The Dreamhome Heartache"), sia nei suoi dischi di spoken-word, che nelle sue poesie e nei suoi dipinti, e in tutte le sue performance scandalose, ha sempre incarnato l'archetipo dell'artista decadente in eterna ed estrema ribellione contro la realtà.
Il Rozz Williams che nel 1982 si appresta a incidere il primo album con la sua band è un diciannovenne proveniente da alcune esperienze in ambito punk e ultra-underground, in fuga dall'educazione rigidamente religiosa impartitagli dai genitori, e perciò attratto da tutto ciò che è oscuro, proibito e nascosto, innamorato dell'arte surrealista e del dark-punk britannico, soprattutto quello "teatrale" dei Bauhaus. Il risultato è forse il disco più "malato" e occulto dell'intera epopea del rock gotico: ha dalla sua una naturalezza sconcertante, un equilibrio che ha del miracoloso, soprattutto considerando che all'interno della band già sorgevano molti di quei problemi e dissapori che avrebbero portato a un totale cambio di line-up già dal disco successivo. Il disco, soprattutto, vive della perfetta fusione tra lo straordinario chitarrismo di Rikk Agnew e il canto sofferto e monocorde Williams, che recita i suoi testi, imbevuti di richiami all'occultismo, con un tono stregonesco e in costante agonia.

***

"Children Of God" segna l'apice della saga degli Swans, band leggendaria in ambito underground guidata dal chitarrista Michael Gira: i suoi incubi metropolitani, infarciti di violenza, alienazione e morte, sono diventati un punto di riferimento cruciale per l'universo alternative rock, industrial e non solo.
Partiti da un rock dissonante al rumor bianco estremizzato in "Filth" (1983), gli Swans sono approdati negli anni a una forma di ambientazione gotica e spettrale, fondata su esplosioni di chitarre e melodie ammalianti, percussioni "industriali" e atmosfere ossessive, oltre che sul contrasto tra la voce da zombie di Gira (sorta di Bowie dell'oltretomba) e quella da sirena dell'ammaliante Jane Jarboe, che a partire dal 1985 ha iniziato ad affiancarlo.
La prova perfetta di questo miracoloso equilibrio è proprio "Children Of God", album doppio uscito nel 1987 per l'etichetta indipendente Caroline. E' un album tragicamente gotico, improntato a un pessimismo "cosmico" in cui solo a tratti si infiltrano purissimi i raggi di sole dispensati dalla vestale Jarboe, discepola della scuola oscura di Siouxsie, Lydia Lunch, Diamanda Galás ed Exene Cervenka, ma dotata di un soprano mesmerico, che suona insieme arcano e palpitante, soffice e austero. L'evoluzione sonora degli Swans approda a una forma canzone compiuta, che non compromette il messaggio "dissacrante", ma ne accentua l'efficacia attraverso strutture musicali più omogenee e di impatto. Il furore del noise-rock e la malinconia di un folk di stampo medievale si susseguono in un accurato dosaggio di pieni (le detonazioni di chitarra, le percussioni industriali) e vuoti (le melodie incantevoli, le atmosfere eteree). Il tema-cardine del disco è il binomio peccato/redenzione: la sottomissione a Dio è vissuta attraverso una religiosità morbosa e opprimente. A parlare non è mai Dio (salvo l'eccezione di "Trust Me"), ma i suoi fedeli ("children"), protagonisti di un calvario che si snoda attraverso pannelli surreali, sospesi tra il più cupo espressionismo e le atmosfere ancestrali di una fiaba senza tempo.

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Rock in Onda



Discografia

Scaletta del programma


Christian Death – Only Theatre Of Pain

1. Cavity / First Communion
2. Figurative Theatre
3. Burnt Offerings
4. Mysterium Iniquitatis
5. Dream For Mother
6. Stairs / Uncertain Journey
7. Spiritual Cramp
8. Romeo's Distress
9. Resurrection / Sixth Communion
10. Prayer

Base strumentale:Romeo's Distress (instrumental)

Swans – Children Of God

1. New Mind
2. In My Garden
3. Our Love Lies
4. Sex, God, Sex
5. Blood And Honey
6. Like A Drug
7. You're Not Real, Girl
8. Beautiful Child
9. Blackmail
10. Trust Me
11. Real Love
12. Blind Love
13. Children Of God

Base strumentale: New Mind (instrumental)

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