"Wild Love" di Smog e "Geek The Girl" di Lisa Germano: due album tra i più intensi e affascinanti del cantautorato indie anni 90 al centro della nuova puntata di Rock in Onda, il programma condotto da Claudio Fabretti che torna tutti i venerdì dalle 23 alle 01 sulle web-frequenze di Radio Città Aperta (www.radiocittaperta.it).
Dai soliloqui avvincenti e disperati di Bill Callahan, cantore della solitudine e del disincanto, alle magiche introspezioni psicologiche della cantautrice dell'Indiana, sempre in bilico tra tenerezza e allucinazione.
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Smog - Wild Love
Lisa Germano - Geek The Girl
Smog, alias Bill Callahan, è nato all'interno del movimento "lo-fi" americano, quello che annovera i vari Pavement, Beck, Sebadoh. Ma sarebbe assai riduttivo confinare la sua musica nel nucleo effimero delle nuove tendenze rock. Le sue canzoni, infatti, possiedono quel sapore di immortalità tipico di classici come Nick Drake, Lou Reed, Leonard Cohen e Nick Cave. Sono miniature sonore, acquerelli minimalisti che esplorano i recessi più cupi della mente, la solitudine, l'angoscia, l'alienazione, sviluppandosi attorno a un canovaccio musicale tanto sobrio quanto originale. A sorprendere l'ascoltatore sono soprattutto le continue variazioni di ritmo, i contrappunti, l'ambientazione austera e le figure nervose di chitarra, ma anche le litanie, che Smog intona su un registro abulico e decadente. Per certi versi, Smog è proprio il Drake degli anni Novanta, soprattutto per la capacità di trasferire sul pentagramma un disagio esistenziale tanto emozionante quanto sobrio e misurato.
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Lisa Germano appartiene alla razza eletta delle fuoriclasse. E relegarla solo al rango di cantautrice può apparire persino limitativo, trovandoci al cospetto di una musicista-compositrice dal pedigree invidiabile. I suoi album sono piccole miniature sonore che si svelano a poco a poco, quasi fossero rivestite di sottili strati da decifrare. Le sue storie, all'apparenza quiete e minimali, nascondono sempre una tensione drammatica, un crescendo agghiacciante di angosce degni dei cantautori più noir di sempre. Musicalmente, il suo canzoniere riescea coniugare folk tradizionale, alternative rock, blues nero e classica. ll suo è il volto più oscuro di quel cantautorato "intimista" tipicamente femminile che, da Joni Mitchell in poi, ha saputo donare al rock una sensibilità più profonda.
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Smog - "Wild Love"
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