Titolo: Un sottile, selvaggio suono mercuriale. Bob Dylan, Nashville e Blonde On Blonde
Editore: Jimenez
Pagine: 285
Prezzo: 18 euro

Attraverso una puntigliosa ricognizione dei fatti e una serie di testimonianze inedite, Daryl Sanders (giornalista musicale che le note di copertina ci informano essere una “vera autorità nel campo della storia e dell’anima” di Nashville) ci offre un affresco dettagliato e appassionato di quello che accadde lì, in quei luoghi e in quegli studi di registrazione, quando venne messo a punto il primo doppio disco della storia del rock, quel "Blonde On Blonde" che per molti continua a essere la summa artistica del grande cantautore (e premio Nobel) americano.
Immergersi tra le pagine di questo libro (per inciso, un altro bel colpo della neonata Jimenez) significherà, quindi, essere catapultati in quei giorni a cavallo tra l’autunno del 1965 e la primavera del 1966, giorni in cui il rock stava iniziando a percorrere la sua strada maestra, quella che l’avrebbe portato fuori dalle secche del mero intrattenimento, per spingerlo a diventare forma d’arte e voce di più generazioni. Un libro necessario per tutti gli appassionati del grande Bob, ma anche per tutti quelli che hanno fatto del rock una ragione di vita.