Titolo: L'uomo. Sulle note di un veliero. Vita e arte di Lino Vairetti e degli Osanna
Autore: Franco Vassia
Editore: Iacobellieditore
Pagine: 222
Prezzo: 18,00 €
Della fervida scena progressive italiana, che ebbe il suo apice tra l’inizio degli anni Settanta e il 1977, anno in cui il punk s’abbatté sul mondo del rock come un meteorite incandescente, i napoletani Osanna furono sicuramente tra i protagonisti più originali. Caratterizzata da un forte impianto teatrale e da sonorità che miravano a fondere l’influenza britannica con i sapori mediterranei della propria terra, la formazione costituita, nella sua storica line-up, dal cantante e chitarrista Lino Vairetti, dal sassofonista e flautista Elio D'Anna, dal bassista Lello Brandi, dal batterista Massimo Guarino e, per finire, dal chitarrista Danilo Rustici, si guadagnò l’apprezzamento della critica e del pubblico soprattutto grazie a “Palepoli”, che gli appassionati considerano uno dei migliori lavori del prog italiano.
In “Vita e arte di Lino Vairetti e degli Osanna”, il giornalista e critico musicale Franco Vassia ripercorre l’avventura della formazione napoletana dando ampio spazio alle vicende umane e artistiche del loro frontman. Il racconto si lascia apprezzare soprattutto nella prima parte, dove, con taglio romanzesco, Vassia ci porta per mano nel ventre di una città ribollente, dove il piccolo Vairetti cominciò a farsi le ossa, prima di avvicinarsi con curiosità e, dunque, con passione crescente, all’universo della musica rock, che negli anni Sessanta vide nascere, anche in terra partenopea, una miriade di band che provavano a emulare le gesta dei grandi musicisti angloamericani.
Lascia, invece, un po’ a desiderare tutta la seconda parte del libro, dove Vassia, forse anche per ragioni di sintesi, tende a schematizzare un po’ troppo le vicende degli Osanna post-“Landscape Of Life”, il disco che nel 1974 sancì la rottura tra la band e la Fonit Cetra.
Non avrei disprezzato, poi, un'analisi più approfondita e circostanziata della musica e dei testi di una band che, in piena era progressiva, portò il nome della città di Napoli anche alla ribalta nazionale.
Completato da una corposa selezione di testi delle canzoni, dalla discografia completa di tutti i progetti di Vairetti e da un bellissimo apparato fotografico, il libro è perciò da consigliare soprattutto ai fan più incalliti degli Osanna, che con queste pagine avranno modo di alimentare la nostalgia dei cosiddetti “bei tempi andati”.