Francesco Zennaro

Collaboratore

Nato a Milano nel 1989, vive a Monza, la capitale motoristica italiana.
Ultimato il Liceo Classico Zucchi di Monza, è ora iscritto alla facoltà di filosofia alla Università Statale di Milano.
A 9 anni conosce gli Offspring, a 11 l'heavy-metal, con Motorhead, Iron Maiden, Diamond Head, Metallica, Exodus e Pantera. Dai 13 anni opera uno sguardo globale dei generi giovanili "bianchi" per chitarra elettrica, punk (Germs, Bad Brains, Bad Religion, Fugazi, Minutemen) e metal appunto, in particolare nelle rappresentazioni più estreme e radicali.
Tra i 15 e 18 anni scrive per Kinetic Metal Webzine, pubblicando una trentina di recensioni.
Dopo aver ampliato le proprie conoscenze al post-punk (Public Image, Pere Ubu, i progetti di Mark Stewart), all'alternative anni 90, al blues e al country, al progressive inglese, alla psichedelia americana (Red Crayola, Greatful Dead), incontra i generi "rivelatori": scuola di Canterbury (Soft Machine, Gong), cosmica e kraut rock tedeschi (Can, Neu!, Faust, Klaus Schulze, Popol Vuh, Manuel Gottsching, Amon Duul I e II, Kluster, Agitation Free), l'avant-rock giapponese (JA Caesar, Flower Travellin' Band, Takehisa Kosugi, Taj Mahal Travellers), Frank Zappa e Captain Beefheart.
Da quel momento elettronica, jazz (free, Mingus e Coltrane più di tutti), concreta, computer music, sperimentale in genere, new-age tastieristica e chitarristica, sinfonie romantiche, sacra medievale, sacra e profana rinascimentale, concerti barocchi, noise, glitch, drone sono diventati tutti oggetti della sua curiosità tecnica, estetica, filosofica.
Appassionato del pensiero in tutte le sue forme (ama infatti molto la saggistica), dell'automobilismo sportivo (colleziona modellini in scala accuratamente riprodotti sia di monoposto che di granturismo e prototipi), e soprattutto dell'arte in senso lato, musica ma non solo (dalla narrativa alla poesia, dal cinema alla pittura, dalla scultura ai videogiochi, dall'architettura al design), cui fa spesso riferimenti interdisciplinari nei suoi scritti, allo scopo di chiarire le sue analisi e sintesi globale ai lettori.
Il suo scopo di ogni recensione è cesellare, frase per frase, studi critici e storici assieme, arricchendoli di continui riferimenti che stimolino i lettori, al fine di rappresentare il più precisamente e compiutamente l'opera in esame nel proprio contesto temporale e artistico.
Collabora per passione al negozio milanese ed etichetta discografica di musica sperimentale, elettronica-avanguardia, Die Schachtel.

Monografie e interviste

Cromagnon
Mono Monografia
League Of Automatic Music Composers
Mono Monografia

Recensioni su Ondarock

AMMAMMMusic 1966avant-garde, impro
BIG DEEChocolate Creamrock
6,5
FRANK ZAPPAAbsolutely Freeavant-rock
ISAAC HAYESHot Buttered Soulsoul, funk, psichedelia
JAN GARBAREK AND THE HILLIARD ENSEMBLEOfficiumjazz
NADJAThaumogenesisdrone-doom, ambient metal
7,0
PETER BROTZMANN SEXTET & QUARTETNipplesjazz