Sono nata nell’anno di “Loveless” e “Nevermind” e la musica e la scrittura hanno da sempre rappresentato una forma catarsi per me. A diciassette anni vengo fulminata da David Bowie, che rimarrà una presenza fissa nella mia vita musicale ed emozionale. Non sono una che chiude le porte in maniera aprioristica ad alcun ascolto, ma certe cose esulano proprio dai miei gusti (raggae, hard rock, trap, trappeton e chiunque biascichi parole a caso) ma soprattutto, lo ammetto, ho una certa predilezione per chi si guarda le scarpe (nu-gaze e shoegaze), britpop e dreampop.
Guardo infine con interesse l'elettronica (IDM, indietronica, microhouse, futurepop, synthwave, synthpop, techno, electroclash) e mi diverte scrivere di musica pop.
Laureata in Lettere e Beni Culturali, lavoro come consulente di immagine, ma scrivo di musica da oltre 10 anni; ho collaborato con webzine come Storia Della Musica, scaruffi.com e Kalporz e dato vita a diversi progetti personali. Ho inoltre curato una rubrica per il Giornale OFF, in cui mi occupavo di intervistare artisti italiani poco conosciuti, mentre per il quotidiano socialista “Avanti!” curo una rubrica di politica, altra mia grande passione.
Da febbraio 2015 sono redattrice di Ondarock, che leggo da quando stavo sui banchi di scuola e di cui apprezzo l’approccio serio, di matrice internazionale.
Per Ondarock ho inoltre creato la pagina Instagram Ufficiale.
Adoro la musica dal vivo, i festival, la mia Roma, i mici e le sit-com senza risate pre-registrate.
Ci son giorni in cui l’uomo si sveglia con un genio giovane e vigoroso. Appena le sue palpebre sono sciolte dal suggello del sonno, il mondo di fuori gli si offre con grande risalto, con contorni netti, con una ricchezza di colori meravigliosi. Il mondo morale apre delle vaste prospettive, piene di nuove illuminazioni.
Quando l’uomo è gratificato d’una tale beatitudine, purtroppo rara e fugace, egli si sente più artista e insieme più giusto; in una parola: più nobile.