Un addio che sa di fine di un’era, anche se non ufficialmente incisa su vinile. Gli Who hanno deciso di separarsi da Zak Starkey, batterista e figura ormai storica dei live della band, al loro fianco fin dal 1996. La notizia è rimbalzata sulle pagine del Mirror, che cita fonti interne al gruppo: la scelta sarebbe stata unanime, maturata dopo i due ultimi concerti a favore del Teenage Cancer Trust, andati in scena alla Royal Albert Hall di Londra lo scorso marzo.
Starkey, classe 1965, non è soltanto il figlio maggiore di Ringo Starr e della compianta Maureen Cox. È, soprattutto, l’erede spirituale di Keith Moon: fu proprio lo scatenato batterista originale degli Who a regalargli la sua prima batteria, quasi a indicare una strada già scritta nel destino. Moon morì nel 1978, lasciando un vuoto incolmabile; un vuoto che né Kenney Jones né altri hanno mai davvero colmato, se non forse proprio Zak, che nel tempo è riuscito a farsi accettare non solo per l’innegabile perizia tecnica, ma per una sensibilità rock capace di onorare lo spirito originario della band.
La separazione, tuttavia, non è stata indolore. Sempre secondo quanto riportato dal Mirror, Starkey sarebbe “un po’ risentito” per il modo in cui si è concluso il rapporto. Una chiusura che pare più legata a dinamiche interne che non a cali di rendimento o divergenze artistiche. Nel corso della sua carriera, Zak ha saputo ritagliarsi un ruolo di primo piano ben oltre gli Who: è stato anche il batterista degli Oasis — e non a caso, negli scorsi mesi, si era vociferato di un suo possibile coinvolgimento nella tanto attesa reunion della band dei Gallagher.
Per ora, resta l’amaro di un distacco inatteso. E la consapevolezza che quando il rock si fa famiglia, separarsi diventa sempre un po’ più complicato.
Zak Starkey ha poi condiviso i suoi sentimenti di sorpresa e tristezza per la decisione della band inglese, dichiarando di essere “sorpreso e rattristato” dalla decisione degli Who. Il batterista ha sottolineato come non si aspettasse un simile epilogo, considerando il lungo periodo di collaborazione con la band. Starkey ha espresso il suo affetto per i fan e ha ringraziato tutti coloro che lo hanno supportato durante la sua carriera con i The Who. ”Dopo aver suonato quelle canzoni con la band per tanti decenni, pare che qualcuno abbia avuto dei problemi con la mia performance di una sera, ma che ci posso fare? Ora passerò più tempo con la famiglia e mi preparerò alla pubblicazione di 'Domino Bones' dei Mantra of the Cosmos con Noel Gallagher a maggio e finirò l’autobiografia che sto scrivendo da solo”, ha dichiarato Starkey.