Ciascun redattore o collaboratore partecipante stila una lista
di
titoli
legati al tema, rappresentativa della sua prospettiva. Per
favorire
l'eterogeneità in generale ci imponiamo solo uno o due
dischi
per
ciascuna band. Gli elenchi vengono raccolti e ai primi venti
dischi
menzionati viene associato un punteggio: venti punti al primo
dell'ordine, diciannove al successivo, e così via. Se un
disco
è menzionato da più partecipanti, i punti ricevuti
da
ciascuno vengono sommati. Ordinando i titoli a partire da quello
con
più punti, si ottiene la classifica finale.
Quella che leggete è dunque una rappresentazione
delle
convergenze e della pluralità di vedute fra chi collabora
a
Ondarock. Non è un elenco costruito a tavolino, non ci
sono
correzioni e manuali Cencelli. L'unico elemento concordato
è
dato
dalle regole qui sopra.
È un gioco, e speriamo che l'esito incuriosisca i
lettori
quanto lo fa coi partecipanti. Per chi ha voglia di scavare
oltre,
poi,
le classifiche personali dei singoli redattori possono essere
miniere di
scoperte. Buona esplorazione!
Con il suo ammaliante esordio segnato da ancestralità sarda e forme musicali moderne, la rivelazione Daniela Pes apre uno dei podi più affascinanti della storia di ondarock. Seguono gli immarcescibili shoegazer Slowdive con un ritorno marchiato da malinconia ed elettronica mentre tocca al turco Mabel Matiz chiudere l'impronosticabile terzetto con un lavoro mastodontico destinato a cambiare il corso della musica del suo paese.