Lac Seul

Destinations

2025 (Jungle Gym Records)
outsider house

L'outsider house, o lo-fi house che dir si voglia, è uno di quei fenomeni germogliati nel sottobosco del clubbing anni Dieci, per poi svanire silenziosamente con il cambio di decennio. O almeno, così avevamo creduto. La sua alchimia si riduce a pochi elementi: la meccanicità del 4/4 attraversa le coordinate vaporwave, restituendo un suono nostalgico, materico e al tempo stesso liquido, grezzo e insieme luminoso ("Under The Wing Of Time"). È uno stile che ha trovato il suo habitat naturale nel web: canali YouTube dalle estetiche glitchate, spot pubblicitari d'epoca Vhs a incorniciare tracce che evocano i Novanta con una patina inedita, ridimensionando l'house a rito domestico anziché danza tribale per il club.

Col volgere del decennio, il grosso dell'attività outsider sembrava essersi dissolto, mutato in nuove declinazioni electro e breakbeat. Il ritorno dei Lac Seul è una preziosa deriva lungo il confine sfumato tra onirismo e nostalgia ("Divine Light"), ma anche un atto di consapevolezza espressiva che si discosta dalla crudezza di L.I.E.S., etichetta cardine del genere, per abbracciare un'estetica più meditativa e atmosferica ("Floating Figure"). Elegante nel suo dialogo tra lo-fi e ambient house, "Destinations" segna il quarto capitolo discografico del duo statunitense formato da Tile Plazas e Jarred Carrigan, quest'ultimo co-fondatore della Jungle Gym Records, label che ha saputo forgiare un suono sospeso tra rituali ambient-club e misticismi new age.

Il lavoro, di per sé, non spalanca nuove prospettive nell'universo del duo, ma ne ridefinisce il lessico, lasciando alle spalle i sussurri downtempo e le velature dub techno delle prime uscite. Una rinuncia strategica, in favore di un'estetica scarnificata ma attenta nella cura timbrica. "Destinations" è il nuovo punto d'approdo di un progetto che conosce il proprio respiro: come nella title track, il beat programming è incastonato con sapienza, i groove leggiadri e ipnotici. L'esperienza d'ascolto scivola senza intoppi, e soffermarsi sulla mancata memorabilità dell'album sarebbe superfluo: è un flusso gentile ma avvolgente, un'opera che non cerca di imporsi, e proprio per questo riesce a sedimentare nel tempo.

09/03/2025

Tracklist

  1. Destinations
  2. Faint Of Heart
  3. Under The Wing Of Time
  4. Divine Light
  5. Streetwise
  6. Presence From Above
  7. Out Of Body
  8. Point Of No Return
  9. High View
  10. Floating Figure

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