Poeta, appassionato di letteratura e di yoga, nonché maestro di scuola in quel di Manchester, il trentaduenne Antony Szmierek visse come un vero shock il successo radiofonico della sua “A Hitchhikers Guide To The Fallacy” – tratta da “Poems To Dance To EP” del 2023 e poi riproposta in questo nuovo full length. Lo shock però durò poco, l’incredibile del resto è pane per i denti di un seguace di Douglas Adams (la cui "Guida galattica per gli autostoppisti" è una fonte inesauribile di citazioni per il mancuniano), così Szmierek si mise presto all’opera su questo fantasioso e improbabile “Service Station At The End Of The Universe”.
Lo spoken word in bilico tra letteratura e hip-hop di Kae Tempest abbraccia nei pezzi del maestro baffuto un forte accento di Manchester, testi strampalati divisi tra quotidianità e iperspazio, ma soprattutto raffinate basi dance – house e French touch i territori favoriti del ragazzone.
La title track parcheggia la poetica del corriere spaziale nei pressi di colonne d’Ercole cosmiche dove si ballano sintetizzatori moroderiani e beat recalcitranti, mentre la potenziale hit “Big Light” pesca piano elettrici e coretti dal migliore repertorio house chicagoano. È impossibile non ricordare i Daft Punk tra i campionamenti vocoderosi e le scintille funk di “The Great Pyramid Of Stockport”. Ma è inevitabile, trattandosi di colleghi, tanto di musica quanto di navigazioni spaziali.
“Yoga Teacher” punta invece tutto su un basso cremoso, immerso tra le morbidità sintetiche che potrebbero essere quelle di un Dj Koze un filo meno stordito dalle droghe. È ancora il basso, ancora più in evidenza, a spadroneggiare in “Crumb”, che però, sorpresa sorpresa, si evolve in un ritornello soul pop, tanto romantico quanto stralunato: “I wanna be a crumb in your bed/ Just let me be there when you are resting your head”, canta qui il simpaticone.
Tra velleità progressive (“The Hitchkiker’s Guide To The Fallacy”), scenette notturne (“Restless Leg Syndrome”) e lampi chitarristici (“Crashing Up”), il disco non perde un colpo e lascia con gli occhi spalancati in ogni suo frangente. Continua a crederci, Antony e, se puoi, non lasciare la scuola, ché di maestri come te non è che se ne trovino troppi.
13/03/2025