Deacon Blue - The Great Western Road

2025 (Cooking Vinyl)
scottish pop, sophisti-pop

Sono passati tredici anni dal ritorno dei Deacon Blue, un periodo ricco di soddisfazioni per la band, che ha riconquistato le classifiche fino a toccare i vertici non solo di quelle scozzesi ma anche di quelle inglesi.
"The Great Western Road" giunge in un momento storico importante per Ricky Ross e Lorraine McIntosh, che festeggiano sia trentacinque anni di matrimonio che quarant'anni di carriera. Per l'occasione, Ricky Ross ha richiamato l'ingegnere del suono Matt Butler, che aveva collaborato alla realizzazione del primo album "Raintown".

Dedicato a una delle più importanti strade della città di Glasgow, "The Great Western Road" è stato anticipato dal trionfale ed epico singolo "Late 88", brano che svela subito pregi e difetti del progetto. L'enfasi orchestrale, il mediocre refrain vocale e la produzione fin troppo satura non giovano infatti al risultato finale, togliendo profondità e spessore.
Encomiabili per coerenza stilistica e buon gusto melodico, i Deacon Blue restano ingabbiati nel ruolo di band anni 80, riproponendo cliché piacevoli e familiari, oltreché melodie carezzevoli ma mai memorabili. Non resta che accontentarsi della riuscita ballata Scottish soul che apre e dà il titolo all'album, o dell'elegante "Wait For Me", canzone dalle vaghe sonorità americane, sottolineate dal suono di piano, organo e brushworks.

Tutto così scivola via tra accordi rubati a "Captain Fantastic" di Elton John ("How We Remember It"), riff chitarristici in stile U2 ("People Come First") e un prevedibile finale piano e voce che non lascia il segno ("If I Lived On My Own").
Mestiere e classe non mancano, ma le canzoni sembrano concepite in funzione della loro resa live, mentre la struttura è alquanto consolidata, con una serie di prevedibili crescendo melodici e strumentali a tratti ridondanti ("Ashore"), a volte esangui ("Mid Century Modern") e non privi di qualche buona intuizione ritmica ("Curve Of The Line").
"The Great Western Road" è un piccolo passo indietro per la band scozzese, una raccolta di canzoni decisamente ordinarie, o perfino insulse come "Up Hope", che si candida di conseguenza come una delle peggiori dell'intera carriera del gruppo. Un progetto dalle sonorità fin troppo levigate e radiofoniche ("Underneath The Stars").

La ricorrenza del quarantennale della band scozzese e il tour che inizierà a breve ovviamente trascineranno il nome di Deacon Blue nuovamente in classifica, ma questa volta è difficile essere partecipi fino in fondo del loro successo.

27/03/2025

Tracklist

  1. The Great Western Road
  2. Late '88
  3. People Come First
  4. Wait On Me
  5. Ashore
  6. Underneath The Stars
  7. Up Hope
  8. Turn Up Your Radio!
  9. How We Remember It
  10. Mid Century Modern
  11. Curve Of The Line
  12. If I Lived on My Own




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