I Cani - post mortem

: La sorprendente resurrezione della creatura di Contessa

2025 (42 Records)
pop, songwriter

"Il sorprendente ritorno dei Cani" inizia con un dialogo di "Stalker" di Andrej Tarkovskij: eppure, il film a cui mi viene da pensare appena premo "play" e parte "io" è "C'era una volta in America". Un po' perché faccio fatica a staccarmi da Sergio Leone qualsiasi cosa faccia, un po' per l'epica battuta: "Che cosa hai fatto in tutti questi anni?". Niccolò Contessa fornisce una parte della risposta proprio nel brano sopracitato. Del resto, nonostante la sua attività non si sia mai interrotta, tra produzioni, colonne sonore e collaborazioni, il leader, con un titolo come "post mortem", lascia quasi trapelare quanto sia andato vicino al capolinea il progetto de I Cani. In effetti, anche a proposito di "Aurora" (2016), in sede di recensione nella monografia presente nel nostro sito, c'era stata la tentazione di inquadrare quel progetto - dato l'umore e le tematiche - come un capitolo finale.
E per nove anni è stato così. Il capolinea, però, è stato deviato all'ultimo minuto, a sorpresa, proprio come è stato rilasciato il disco. Con una promozione assente e la musica al centro di tutto.
Bene. Allora, senza perderci in ricordi su quanto era bello l'indie italiano nel 2016, com'è la musica dentro "post mortem"?

Niccolò Contessa - aiutato alla produzione da Andrea Suriani - è la one-man band dietro ogni traccia. Dopo il dolente vissuto di "io", il "buco nero" di elettronica acida e convulsa rivela scorci quotidiani e riflessioni esistenziali.
Ogni parola è distillata dalla vita e dal silenzio, e il risultato sono testi che oscillano tra introspettività e riflessioni caustiche, alternando momenti più delicati ad altri concitati. Nel primo versante spicca "felice", con quel cantato timido sostenuto dal galoppare del basso. Nel secondo, "f.c.f.t.", aperta dal synth cinematografico, "nella parte del mondo in cui sono nato".
Gli arrangiamenti e le soluzioni melodiche sono di alto livello: basti sentire come si libera "colpevole" o la trauermarsch (come direbbe Tutti Fenomeni, prodotto proprio da Contessa) di "carbone", mentre con ironica consapevolezza - in colpo di tosse o madre - si fa il Pop, quello con la P maiuscola.

In prossimità della conclusione, con la quasi darkwave di "buio", viene da chiedersi - come sul finale della prima stagione di "True Detective" - se a vincere siano le tenebre o la luce. E con il finale di "un'altra onda", con quella chitarra così delicata, "the light's winning".

14/04/2025

Tracklist

  1. io
  2. buco nero
  3. colpo di tosse
  4. davos
  5. colpevole
  6. f.c.f.t.
  7. post mortem
  8. felice
  9. nella parte del mondo in cui sono nato
  10. madre
  11. carbone
  12. buio
  13. un'altra onda

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