Gazebo Penguins - Temporale

2025 (Dischi Sotterranei)
alternative rock

In tempi come quelli che stiamo vivendo, ogni prodotto artistico o culturale che richieda di pensare, seguire un filo, sintonizzarsi con un contenuto sentito e curato attraverso delle scelte è benvenuto. In questo nuovo album dei Gazebo Penguins il pensiero riflette addirittura su sé stesso. Insomma si tratta di un passo coraggioso. Un disco di rock metacognitivo non si sentiva dai tempi di "Concerto delle Menti" dei Pholas Dactylus. I Penguins non sono un gruppo di progressive italiano anni 70, ma tre rocker che da vent'anni fanno pogare la gente. Per questo si parlava di coraggio: si sa come ragionano il pubblico e, ancora di più, gli addetti ai lavori: o fai una cosa o fai l'altra. O sei emo o felicione, o ragioni o ti muovi, o sei pop o sei puro, o sei asciutto o fai gli arrangiamenti. Loro hanno scelto di non starci.
Già dai tempi di "Nebbia" (2017) avevano osato un passo in più verso una maggiore investigazione espressiva. Man mano le ambizioni, insieme alla perizia tecnica e alle capacità compositive, sono cresciute e qui, con la comparsa dei fiati e con una maggiore ricerca sulle ritmiche e sul suono delle tastiere, i nostri raggiungono la piena maturità. D'altro canto, i pezzi fanno pace con una idea di ritornello che utilizza il formato canzone per dare spessore emozionale alle liriche.

E poi c'è anche una dimensione ironica nel senso nobile del termine; diremmo per fortuna, visto che l'ironia è un potente anticorpo contro l'appiattimento culturale. Tutta l'operazione è infatti stata preceduta da un videoclip-mockumentary del singolo apripista "Inospitale" riguardante gli effetti benefici del pogo sul lobo temporale del cervello. Per inciso, mockumentary (to mock = deridere + documentary) e stand-up comedy sono due tra le più frequentate (speriamo anche efficaci) armi di resistenza culturale nell'America di Trump. Adesso che l'album è fruibile nel suo insieme si colgono il senso complessivo del discorso e la sua vocazione unitaria.

Il primo pezzo "Gestalt" è un manifesto programmatico. Non solo perché il titolo allude alla omonima scuola di pensiero sviluppatasi agli inizi del Novecento, che sottolineava lo stretto rapporto tra attività cerebrale e percezione. C'è anche il ritmo in 6/8, costruito in modo da diventare dispari, perdendo una pulsazione all'interno della battuta, così da rappresentare l'io contemporaneo, smarrito, bisognoso di analizzarsi per potersi ritrovare. La mente dei Gazebo però è anche corpo, un corpo pensante, dunque il gioco è da prendersi sul serio e può rivelarsi vincente.
"Intanto" segna una svolta nella produzione del combo emiliano: l'arrangiamento è arricchito da sassofoni e trombe, che figureranno anche in alcune delle date del tour e l'insieme sposa Tortoise, pop e punk in una combinazione energica e persuasiva. "Mnemosyne", dea greca della memoria, ha un crescendo in apertura, mentre "Tutto a posto" rappresenta la dissonanza cognitiva, l'incapacità di controllo totale sulla propria mente. La semplicità apparente del giro di chitarra cela al suo interno strati di irruzione di caos emotivo. "Inospitale" riconverte in pop il motivo dello spaesamento, mentre "Delle mie brame" è veloce metafora elettrica del vedere, vedersi, farsi specchio, infine desiderio.

La conclusione del disco è affidata a una tripletta di grande spessore. Prima la tensione drammatica midtempo di "Quasi", col suo gioco di svuotamenti e saturazioni, rappresenta anche a livello sonoro il dramma dell'essere umano, costretto a rinunciare a una parte di mondo reale quando questo è troppo duro da percepire nella sua interezza. Poi "Finisce male" è un'anomalia sonica potente e bipartita, con una lunga introduzione ammantata di fiati e una seconda parte ad alta intensità drammatica. Infine, "Strani animali" è una bellissima ultima parola nelle versioni su piattaforma, mentre su supporto avrà altre posizioni. Nella produzione dei Gazebo è ad oggi l'unico pezzo senza batteria e proprio a questa scelta deve il tenore sospeso ed emozionale della sua rarefazione.

"Temporale" è un disco di ambizioni ben spese, in cui mestiere e ispirazione si fondono all'insegna di urgenza espressiva e onestà intellettuale.

26/03/2025

Tracklist

1. Gestalt
2. Intanto
3. Mnemosyne
4. Tutto a posto
5. Inospitale
6. Delle Mie Brame
7. Quasi
8. Finisce Male
9. Strani Animali

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