La Svezia è da sempre uno dei motori che ha spinto Tomas Bodén a trasfigurare in suono le nostalgie della sua terra. Con il progetto Civilistjävel!, avviato alla fine degli anni Dieci, ha dato vita a suggestioni oniriche dal sussurro lo-fi, adagiate su delicati fruscii ambient, in una serie di pubblicazioni che evocavano inquietudini minimal-synth (come nel debut-album "1" del 2018) e una darkwave che, intrecciandosi con sussulti dub-techno, ne assorbiva le inflessioni più languide e terse. Fin dall'inizio, quella di Bodén è un'arte tenue e crepuscolare, scolpita in contrasti misurati e sound design sommesso, che si articola tra immersioni ipnotiche ("XV"), atmosfere cupe e drum machine che accennano fragili post-tribalismi ("XVI").
Spogliato di (quasi) ogni intento di bassa fedeltà in favore di una riproduzione più cristallina, con "Följd" il suono si è fatto anche meno denso, come se parte della magia risiedesse proprio in quel visionarismo low-fidelity che ne garantiva un'aura sfuggente. In un certo senso, è come se l'involucro fosse stato parte integrante dell'opera e la sua rimozione avesse modellato i sette movimenti in una trama sonora evanescente, volutamente disorientata e fioca, come se a dirigere un'orchestra di spettri sbiaditi fosse un flebile bagliore sul punto di spegnersi. Ne scaturisce una comunione solitaria tra pochi strumenti, un dialogo sottile tra suoni elettronici e componenti materiche come organi e chitarre, tutti impegnati a cesellare un tessuto sonoro gentile e nostalgico ("XVIII"), ma anche brumoso e diluito ("XVII").
Le tracce si susseguono come meste narrazioni dal respiro bucolico, come se l'idea di terriccio umido fosse stata tradotta in una palette strumentale che, tuttavia, non sempre mantiene la stessa intensità espressiva. Se da un lato emergono momenti di lirismo e grazia poetica, in altri passaggi forse l'inserimento in scaletta non appare del tutto imprescindibile. Eppure, nell'insieme, l'opera funziona. Di una cosa si può essere certi: il percorso di Civilistjävel! continuerà a condurci verso nuovi e affascinanti territori.
07/03/2025