La vocalist sperimentale Giulia Impache è parte integrante di Pietra Tonale, collettivo e label indipendente di progetti a ensemble di media ampiezza. Nella mezz’ora di “Coetus 343” di pugno del percussionista Paolo Possidente si ritaglia i primi spazi di soundpainting canoro, come pure la sua versatilità avanguardista si integra nei 18 minuti di “Rocamadour” di Filippo Gillono. Nel frattempo ha comunque dato le sue prime prove di composizione col chitarrista del collettivo Jacopo Acquafresca per “In The Dark” (2021), nenia alla Françoise Hardy subito sventrata in un calderone di caroselli astratti e geroglifici glitch che ne fa da estrema variazione, per la meno sabotata ma più contagiosa canzoncina psych-pop “Life Is Short” (2021), e una cantabile “Please” (2022) in cui domina con una melodia reminiscente della prima Enya una cortina di rumori pagliacceschi, oltre alla ballata sognante-isterica “In Iterpo Elo” (2024).
Le prime tre sono raccolte nel debutto a suo nome, “In:Titolo”, con Acquafresca ormai assurto a produttore e direttore artistico. L’overture del caso, “Oh Girl”, si fonda su una solenne dilatazione psichedelica e sussurri enfatici: gli è diretto discendente il picco di sconforto dell’opera, “Sailor”, con una piccola fuga luminescente di tastiere elettroniche.
Dalla strategia di bilanciamento insita a “Life Is Short” discende invece “Occhi”, un’innodia ecclesiale, mentre dallo scatafascio digitale di “In The Dark” deriva una “I’m Looking For Life” spartita tra tamburellare da trance tribale e invocazione virginale, con più unità e aggressività.
Altre due chicche impreziosiscono l’album: “Quello che Outside”, ballata dolente resa marziana, rallentata, storpiata (a tratti anche parodiata), con punte di salmo androide, e l’intermezzo “Ogni cosa” a suon di mitraglie di beat e un canto ormai dissolto tra nitriti alieni.
Disco zuppo di magie con qualche ambiguità all’insegna della placida, pregnante metafisica di un’altra “Giulia”, la Holter. Edizione limitata con serigrafie della “Bimba splendente”, avatar di Impache, disegnata da Irene D’Apote.
19/04/2025