Little Simz - Lotus

2025 (Awal)
conscious-hip-hop, jazz-rap

All’altezza del sesto album di studio, Little Simz è una delle rapper più rilevanti non solo della scena inglese, ma anche di quella mondiale. Dopo una lunga collaborazione con il produttore Inflo (vedi anche SAULT), che ha segnato i tre album precedenti, si cambia: a causa di un conflitto finanziario, infatti, il lavoro su questo "Lotus" è stato ricominciato da zero proprio per escludere Inflo dal progetto. Subentra Miles Clinton James, attivo già con il gruppo afrobeat Kokoroko. Numerosi ospiti: Obongjayar, Moonchild Sanelly, Lydia Kitto, Moses Sumney, Miraa May, Yukimi Nagano, Wretch 32, Cashh, Michael Kiwanuka, Yussef Dayes e Sampha.

Il ruolo di protagonista rimane comunque sempre esclusivamente di Little Simz, che in 13 brani racconta in modo esplicito, toccante ma anche divertente della sua evoluzione come persona e come artista. La rottura con Inflo è chiaramente al centro dell’iniziale "Thief", un vorticoso jazz-rap orchestrale, subito in grado di restituire la ricchezza degli arrangiamenti di tutto "Lotus”. La danza tribale ipnotica e adrenalinica di "Flood" è praticamente un canto di guerra, con un ritornello cantato in lingua zulu.
A bilanciare questi brani più amari e aggressivi c’è "Young", tra The Streets e una filastrocca infantile:

Livin' out your wildest dreams, yeah, we're just young and dumb
No responsibilities, don't care for anyone
Dance like there's no one around, yeah, it's just you and me
We don't care for finer things 'cause love is all we need

Rientra in questo gruppo di canzoni più vivaci e leggere anche "Lion", una Janelle Monáe che si ritrova in una raffinata danza africana, e soprattutto il disco-funk-rap bollente di "Enough". C’è poi un gruppo di brani più soffusi, eleganti e smussati ("Only", "Free", "Lonely"), che trova forse il vertice nella toccante "Peace", per chitarra e pianoforte, che fluttua in una nuvola. L’r’n’b a due voci "Blood" è pieno di preziosismi nell’arrangiamento, un esercizio di equilibrio che bilancia intimismo e groove.
La sintesi migliore, anche grazie a un minutaggio più generoso, è la title track "Lotus", sontuosa e vibrante, con gli archi e i riverberi che sottolineano alcuni momenti fondamentali e lanciano un finale solare, che racconta di rinascita e speranza.

Dalla rabbia iniziale si arriva, quasi a compimento di un processo di maturazione e cambiamento interiore, alla conclusiva, malinconica "Blue", dove Sampha canta:

It's not the fact that you're not here
It's the way you disappear
And who am I when you're no longer here?
There's a light at the end, carry on
You and I found the break to be strong

"Lotus" racconta di un cambiamento in essere, una storia che si sta scrivendo e che non ha una vera conclusione. Il dolore e il lutto che seguono a un tradimento, o magari un’amicizia che finisce, sono il punto di partenza e il collante per un racconto più complesso che Little Simz fa di sé, senza (voler?) giungere a nessuna conclusione chiara, netta.
Tra ferite da rimarginare e un’identità da difendere, definire, costruire e ricostruire costantemente, i punti di luce sono rappresentati dall’amore e dalla speranza, anche di fronte alla fine, di ogni cosa e quindi in definitiva di noi stessi. Questo piano di lettura rende "Lotus" un album che contiene in sé anche un messaggio spirituale, racconta come si possa cambiare e, attraverso il dolore ma anche il divertimento o la famiglia, trovare la forza per andare avanti.
Little Simz tiene in piedi questo racconto a molte facce prestandosi ora al rap ora al canto, facendosi supportare da molti ospiti e da una produzione che sottolinea, espande, amplifica il messaggio dei brani. La rapper ha dichiarato che il loto è stato scelto come simbolo di un fiore che nasce in acque torbide, bellissimo: è curativo, per 50 minuti, pensare che possa parlare un po’ anche di ognuno di noi.

26/06/2025

Tracklist

  1. Thief
  2. Flood (featuring Obongjayar and Moonchild Sanelly)
  3. Young
  4. Only (featuring Lydia Kitto)
  5. Free
  6. Peace (featuring Moses Sumney and Miraa May)
  7. Hollow
  8. Lion (featuring Obongjayar)
  9. Enough (featuring Yukimi Nagano)
  10. Blood (featuring Wretch 32 and Cashh)
  11. Lotus (featuring Michael Kiwanuka and Yussef Dayes)
  12. Lonely
  13. Blue (featuring Sampha)