Milena Casado - Reflection Of Another Self

La pettinatura afro di Milena Casado è uno strumento per affermare la propia identità ("This Is My Hair"). Ancora prima che la musica inizi. Audace, fin dalla prima traccia: "O. C. T. (Oda to Crazy Times)" è un crossover funk-jazz che mescola Miles Davis, Steve Coleman ed Erykah Badu in un suono graffiante e deciso. Milena Casado ha pubblicato uno degli esordi dell'anno.

La trombettista spagnola residente a New York ha studiato al Berklee College Of Music con due mostri sacri come Terri Lyne Carrington e Jack DeJohnette. La prima dei due ha poi deciso di produrle il disco di debutto "Reflection Of Another Self". Un caleidoscopio di fusion stellare registrato con tre giovani musicisti - il pianista americano Lex Korten, la bassista giapponese Kanoa Mendenhall e il batterista sud-coreano Jongkuk Kim - aiutati da una lista di ospiti illustri tra i quali il polistrumentista Morgan Guerin, l'arpista Brandee Younger, la flautista Nicole Mitchell, il pianista Kris Davis e la divina MeShell Ndegeocello.
L'album si snoda attraverso tredici tracce, di cui cinque frammenti della durata di un minuto o poco più, in cui tappeti di sintetizzatori creano languide ambientazioni per più organiche e muscolose improvvisazioni. I timbri degli strumenti sono registrati per emergere prepotentemente dai groove suggeriti dalle atmosfere, come su "Circles" arricchita dalla partecipazione del polistrumentista nonché produttore haitiano Val Jeanty.

La dualità del titolo dell'album viene ben espressa sulle due brevi "Introspection I - I" e "Introspection II - Preguntas", parentesi che accolgono l'elegante malinconia di "Lidia y los Libros", con Brandee Younger e Nicole Mitchell, e il languido romanticismo di "Unconditional Love".
Di tutt'altra natura la terza "Introspection III - Courage", dove suona la stessa Terri Lyne Carrington e l'atmosfera diventa più graffiante e scoppiettante. Appena in tempo per il gran finale del disco: "Resilience" è un tripudio di voci campionate che fa da tappeto agli assolo dei solisti; "Circles (Retrospection)" un frammento che risplende del pianoforte di Kris Davis; e "SELF LOVE" una ballata slow-funk che avrebbe fatto innamorare Prince all'istante.

27/08/2025