Dopo aver accantonato per anni il nome Darkside, il compositore Nicolás Jaar sembra aver trovato nuova linfa vitale nel progetto condiviso con Dave Harrington, anche se sono passati quattro anni dal secondo album "Spiral", quest'ultimo un disco decisamente più a fuoco delle tante esternazioni sotto vari moniker del musicista cileno-americano.
"Nothing" apre le porte a un nuovo elemento, il batterista Tlacael Esparza, scompigliando ancora di più le carte del non proprio delimitabile campo d'azione dei Darkside. Il trio ingrana ulteriormente la marcia e sposta definitivamente le atmosfere dal trip mellow-elettronico degli esordi a un avventuroso, malleabile e irrequieto space-rock/trip-hop sempre più affine a una jam session post-elettronica.
L'album è decisamente strutturale a una potenziale resa live. Jaar & company indugiano su quegli elementi qualificanti che incrementano l'appeal delle composizioni, mettendo a segno due potenziali hit buone per tutte le stagioni: il vorticoso citazionismo ritmico in chiave kraut-rock/industrial di "Graucha Max" e l'ambiguo groove latin-soul di "American References", un brano curiosamente affine alle prime cose di Gotye.
L'estrema rifinitura delle sonorità e delle interazioni vocali - si ascolti l'elegante ballata "Heavy Is Good For This" - e l'imprevedibile sviluppo di ognuna delle nove tracce rendono "Nothing" un ascolto gratificante sotto tutti i punti di vista, ben corredato anche da testi socialmente impegnati e ricchi di attualità.
Le movenze dub-space di "SLAU" e il brioso groove funky di "S.N.C.", debitore sia di Stevie Wonder che delle ossessive ritmiche house, fanno da sfondo alle due composizioni più immediate e semplici mai messe in campo dai Darkside. E non sorprende che con "Are You Tired? (Keep On Singing)" la band ampli ulteriormente lo spettro con richiami al country e al pop, offrendo ulteriore centralità alla melodia, ingrediente che in passato restava abilmente nelle retrovie.
L'inatteso slancio vintage di "Hell Suite, Pt II", dove eccentricamente convivono l'immaginario sonoro di David Bowie e John Lennon, e la destrutturazione sonora dell'ultima traccia, "Sin El Sol No Hay Nada", aggiungono ulteriore gaudio e inquietudine a un disco per molti versi esaltante.
Con questo nuovo progetto i Darkside confermano abilità ed eclettismo, ma a furia di divagare, la loro musica sembra perdere a volte spessore. "Nothing" è un progetto non privo di trappole semantiche, che offrono il fianco a una fruibilità dell'insieme un po' troppo edonistica per poter lasciare un segno duraturo.
15/03/2025