PinkPantheress - Fancy That

Una saetta sta attraversando il panorama dance britannico della primavera 2025: frattaglie breakbeat, squarci house, bollicine di bubblegum bass e ritornelli montati con la colla da sniffare. “Fancy That”, dicono gli inglesi, e hanno ragione, perché in appena venti minuti, il nuovo mixtape di PinkPantheress sfreccia nelle orecchie morbido come seta, poi pungente come spine di rosa. Certo, questa è popmuzik bella e buona, nata e calibrata sugli algoritmi di TikTok per ficcarsi ovunque senza ritegno tramite una formula snella e accattivante tutta sussurri e sfacciataggine. Eppure, chi segue le gesta dell’autrice sin dall’esordio “To Hell With It”, adesso può individuare una crescita non solo dal punto di vista della gestione di sample e beat, ma anche nel mestiere di fare la popstar: eccola, novella Maria Antonietta sull’irresistibile singolo house “Tonight”, poi sboccata e provocante sulle fritture club dell’altra anteprima “Stateside”. Pur in possesso d’una vocalità sottile e dalla tenerezza naif, PinkPantheress sta rielaborando la materia sonora in diretta sotto ai nostri occhi, e “Fancy That” è la sua uscita più matura e accattivante.

Sample, si diceva. Un saccheggio intelligente sin dalla gassosa apertura di “Illegal”, che si avvale d’un mantello sintetico appartenuto agli Underworld, poi via alla rincorsa dei Basement Jaxx con le palleggianti “Romeo” e “Girl Like Me”, anche se è “Stars”, con l’aggiunta di un cut & paste vocale di Just Jack, a mostrare il lato più spiritoso e sbarazzino del progetto. Vengono coinvolti anche Groove Armada e il rapper Nardo Wick sulla sfavillante d’n’b di “Noises”, mentre l’atmosferica “Nice To Know You” è un affare tutto britannico, che tesse interpolazioni di Streets e William Orbit accompagnato dalle Sugababes in un tripudio d’inizio Millennio. Ma non si pensi ai nomi coinvolti come statue da ammirare con ossequioso rispetto, perché PinkPantheress mescola le carte in continuazione, depistando ogni referenza troppo scontata dentro fulminee canzoni pop fatte apposta per il consumo in Rete.

Manca al momento un pezzo che imbocchi il sentiero virale del sodalizio con Ice Spice di qualche anno fa, ma “Fancy That” ci mostra una palette completa e accattivante, talmente ben fatta dal non potersi nemmeno considerare più un guilty pleasure. Assieme a Logic1000, Oklou, Fousheé, Clara La San, Jim Legxacy e Shygirl, anche PinkPantheress si fa musa di un pulsante linguaggio elettronico soffice come zucchero filato, introverso e mutevole, che salta dalla cameretta alla discoteca senza mai increspare il sorriso beffardo e ansioso tipico del giovane pubblico d’elezione che lo consuma e lo condivide. Ma, badate bene, dietro tale nuovo miscuglio eterodosso, che affonda le radici tanto nell’eurodance quanto nella lounge e nell’r&b, si nasconde una qualità di ferro. Ce ne renderemo conto solo col tempo.

18/05/2025