PinkPantheress

To Hell With It

2021 (Parlophone)
drum'n'bass, r&b

Che TikTok sia da anni una fucina di nuovi talenti e tendenze è ormai fatto appurato, tanto che le stesse case discografiche ci si sono fiondate appena hanno captato l'affare. Fresca di vittoria al Bbc Sound Of 2022, e attiva nella piattaforma da neanche due anni, la giovanissima PinkPantheress da Bath (ben poche le informazioni a suo riguardo) è l'ultima di una serie di star o potenziali tali a essersi accattivata le grazie del social network, trovando il pubblico perfetto ad accoglierne la nostalgica estetica da fine millennio. Da pochi mesi sotto contratto con la Parlophone che ne ha curato la distribuzione, pubblica “To Hell With It”, mixtape fulmineo (neanche 20 minuti complessivi), carico di quel sostrato intimo che ha permeato l'r&b a cavallo tra i millenni, capace però di assestare colpi durissimi con una produzione che pesca il meglio dall'elettronica made in Uk degli ultimi venticinque anni. E questo è soltanto l'inizio.

Non sorprende come i pezzi del mixtape, perlopiù già precedentemente distribuiti come singoli, abbiano trovato la loro strada social. Brevissimi (non si va mai sopra i due minuti e mezzo), perfettamente inseriti nelle flusso di soundbite che accompagnano i video di TikTok, i brani-frammento dell'autrice fungono da perfetta colonna sonora a ogni forma di scrolling, specie se ammantato del carico di noia, depressione e rassegnazione comune a tanti tra gli zoomer.
Astratte dal loro contesto d'origine, le tracce però riescono a funzionare nella loro estrema brevità, si incastrano perfettamente in un mix che esalta le ottime scelte produttive, e porta allo sviluppo di un lessico “drum'n'b” di grande cura. PinkPantheress conosce bene il periodo in cui si muove, manovra le fila di jungle, 2-step, finanche ambient con grande cura, sa sfruttare i campionamenti compattandoli nel tessuto compositivo (il rallentamento ad hoc del classico garage “Flowers” per l'iniziale “Pain”; “Gypsy Woman”, trattata quasi come accompagnamento psichedelico per la più umorale “I Must Apologise”), calibrando pugni e carezze con opportuna accortezza.

In questo senso la voce, il più delle volte un sibilo indeciso se cantare o darci dentro di spoken-word, è forse il fattore che peggio impatta sui brani. Testi dal tocco poetico come nella fantasmatica “Passion” (condita anche da lievi accenni folk) o nell'umbratile “Reason”, attraversata da una profonda apprensione per il futuro, finiscono quasi appiattiti da un'interpretazione che non dona alle parole la forza opportuna. Solo momenti più elastici come l'r&b Y2K di “Just For Me”, di per sé momento che la avvicina al candore di Erika de Casier (la migliore esponente nell'ambito) o il dembow onirico di “All My Friends Know” riescono a presentarsi come un pacchetto completo: in fondo, però, la ragazza ha ancora tutto il tempo davanti a sé per maturare e dar forma a una visione pienamente realizzata della sua arte. La partenza è sicuramente promettente: se saprà accudirla al meglio, la Parlophone ha tra le sue mani un potenziale diamante.

31/01/2022

Tracklist

  1. Pain
  2. I Must Apologise
  3. Last Valentines
  4. Passion
  5. Just For Me
  6. Noticed I Cried
  7. Reason
  8. All My Friends Know
  9. Nineteen
  10. Break It Off (bonus track)

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