Erika de Casier

Sensational

2021 (4AD)
r&b, electro-lounge, 2-step

Come sarebbe stato, se fossimo stati sempre sicuri delle nostre scelte? Se avessimo avuto la forza di esprimere il nostro disappunto di fronte alla maleducazione e all'arroganza altrui? Come sarebbe poter essere schietti con i propri desideri? Forse la nostra vita non cambierebbe troppo, ma in un certo senso potremmo quasi essere la versione superiore di noi stessi, e dare quindi il benservito ai tanti cafoni in cui ci si imbatte. Proprio nel decentrare la sua esperienza di vita, mostrando un'attitudine più decisa (eppure distaccata), Erika de Casier lascia lo spazio al proprio alter ego (immortalato anche nei tanti clip promozionali) e con "Sensational" scava nel profondo di incontri tossici, di relazioni partite da presupposti del tutto errati, esibendo tutta la sicurezza di cui è capace.
Passata alla 4AD che ha scorto tutte le qualità insite nell'ottimo "Essentials", l'autrice/produttrice approfondisce il legame con l'r&b e il pop a cavallo tra i due millenni traslandolo comunque al suo presente. La schiettezza lirica si riflette in un disco dalle sonorità che dell'estetica Y2K mantengono soltanto il canovaccio, esplorando soluzioni tra le più inedite in materia. Volevamo il dramma? Beh, adesso siamo pronti a gustarci un intero reality-show.

Se la maturità e la chiarezza nei riferimenti erano già elementi chiave del primo album, a questo giro è il coraggio a stagliarsi, e a permettere alla collezione un deciso passo in avanti: il tono confidenziale dei suoi racconti si tinge di grinta e ironia, non sacrifica mai la propria dolcezza, ma, se serve, sa come nascondere il pugno in un guanto di velluto. E così il suono risente di questa nuova carica, si dirama verso tutte le direzioni possibili, avanzando addirittura ipotesi barocche nei tratteggi drum'n'bass di "No Butterflies, No Nothing", nella sostanza quello che avviene se le sperimentazioni post-club si avvalgono di una melodia degna di questo nome.
"Polite" è la accurata cronistoria del suo peggior appuntamento, ma la schiettezza verbale si infrange con eleganza nelle cadenze da salsa del tappeto ritmico, ben innestate nel più generale quadro contemporary del beat. Se "Busy" si infila nella temperie garage/2-step senza sfigurare accanto a una "Out Of Your Mind" (sperimentando pure con interventi di clavicembalo digitale), "Insult Me" eleva la vena lounge del primo album con mirate striature di chitarra e un fiuto per i synth che rendono la linea canora ben più dolorosa di quanto sembrerebbe.

"Someone To Chill With", un apparente tributo ad Aaliyah, si trasforma nella più fiera dimostrazione di independenza nel genere (soltanto "Frontline" di Kelela può competere), individuando nuove possibilità di rendere le synth-harp perfettamente appetibili al pubblico contemporaneo. Laddove "All You Talk About" testimonia la vicinanza tematica con "Independent Woman", ma avanza coraggiose commistioni con dissonanti pianoforti jazz e scale mediorientali, "Friendly" interpola addirittura "Recuerdos de la Alhambra" eseguita da Andrés Segovia, rendendola funzionale ai distanti fraseggi lounge di base.

Ovunque ci si giri, Erika de Casier presenta un accostamento timbrico curioso, una prospettiva sonora peculiare, una linea melodica da cui lasciarsi avvincere. In un progetto realizzato quasi esclusivamente da sola, il senso di coesione legato a una simile varietà di elementi ha dello sbalorditivo. C'è da augurarsi che la grinta di seta qui esibita possa diventare una buona amica.

25/05/2021

Tracklist

  1. Drama
  2. Polite
  3. Make My Day
  4. All You Talk About
  5. Insult Me
  6. No Butterflies, No Nothing
  7. Someone To Chill With
  8. Acceptance (Intermezzo)
  9. Better Than That
  10. Friendly
  11. Secretly
  12. Busy
  13. Call Me Anytime






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