Model/Actriz - Pirouette

2025 (True Panther)
industrial, ebm, noise-rock

Inquieto, ruvido, a lunghi tratti oppressivo, "Dogsbody" fu uno degli album rivelazione del 2023 più underground. Coordinate: New York e noise. Tuttavia, l'esordio dei Model/Actriz è, perlomeno per chi vi scrive, un disco ancora acerbo, che alterna episodi urticanti e riusciti ad altri meno ficcanti.
Per il secondo disco, proverbialmente il più difficile da realizzare, Cole Haden e i suoi potevano scegliere tra due approcci. Il primo, quello più facile, sarebbe stato spingere ancor più verso nichilistiche profondità noise - cosa che succede solo nella graffiante "Ring Road". Il quartetto ha invece scelto non solo di raffinare scrittura e arrangiamenti, ma anche di compiere una decisa virata verso la forma canzone.

La forte inversione di rotta riguarda tanto l'apparato strumentale, a questo punto votato all'industrial elettronico e ticchettante dei primi Nine Inch Nails, quanto la voce di Haden. Il flusso di coscienza di un io fragile, martoriato dagli interventi distruttivi di società e relazioni, continua a manifestarsi sotto forma di borbottio, sovente si leva però in falsetti gassosi e abbraccia ritornelli eterei. "Vespers", "Doves" e "Baton" giocano tutte su questo dualismo, adeguatamente accampato in un contesto di elettronica arrembante; mentre "Acid Rain" è addirittura un folk contemporaneo ambientato tra arpeggi di chitarra acustica e tenui screzi rumoristici, dove Haden è davvero nudo, inerme, vulnerabile.
Nel secondo lato del disco troneggia poi una doppietta Ebm formata da "Departures" e "Audience", più celestiale la prima, quasi drum and bass e scalpitante la seconda. In questa sezione la fanno da padroni la consolle e i synth bass, così come il missaggio della voce promette una pioggia di remix.

"Pirouette" potrebbe essere solo una deviazione temporanea nel percorso dei newyorkesi, solitamente meno compromissori e votati al noise, fa bene ricordarlo, sin dalla fondazione del 2016. È però un'affermazione di forza e sfrontatezza, la conferma, dunque, di una band pronta a dominare la scena alternative globale e a puntare alle linee alte dei cartelloni dei migliori festival estivi.
Certo è anche che brani come "Vespers", "Doves" e "Departures" si faranno ricordare a lungo. Specialmente da coloro i quali si sentono orfani della rivoluzione copernicana di "Kid-A" e di inni industrial come "Head Like A Hole".

12/05/2025

Tracklist

  1. Vespers
  2. Cinderella
  3. Poppy
  4. Diva
  5. Headlights
  6. Acid Rain
  7. Departures
  8. Audience
  9. Ring Road
  10. Doves
  11. Baton


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