Pigna People

Let'em Talk

2005 (Audioglobe)
techno

Techno made in Italy…da un po' di tempo non più una novità. Sono infatti parecchie le crew di casa nostra impegnate ultimamente nella conquista dell'Europa attraverso il mixer. Tocca ai romani Pigna People ora appassionare la scena clubbing continentale con un album molto omogeneo, in sospensione tra acid house, funk, italo-disco e ovviamente, techno old school.
Il lavoro di Francesco De Bellis, Marco Passarani e Mario Pierro, dj e produttori della Pigna Records, è nel contempo un mix di innovazione e di tributo/sponsorizzazione alla stessa etichetta capitolina, con 6 brani inediti e altri 6 già noti successi della label riadattati. Non molto apprezzati in madrepatria, rilasciano questo doppio album soprattutto per il mercato estero, che mostra di gradire di più i ritmi ossessivi tipici del "Pigneto". (A nome di Francesco De Bellis vanno annoverati i suoi svariati progetti, come Jollymusic, Mr.Cisco e Mat 101. È sempre lui, ma giusto per darvi un'idea.)

L'attacco del disco è acidissimo: i Pigna People cominciano con il ricreare il piccolo universo techno di Detroit nel loro campo base, e lo esprimono in "Mixoff" e "Opera P", mentre "Donkey Beat" è una lunga cavalcata digitale in atmosfere da foresta amazzonica, con barriti pachidermici avvolti da una techno ordinata e composta, ma mai banale. Molto più convincente la ballabile "Flashin", che mescola nella solita ampolla techno più di uno stile, galleggiando tra ritmica funk ed effettini speciali à-la DJ Hell. A dirla tutta, il brano si perde un po' per strada, girando leziosamente intorno al tema principale, ma è sicuramente tra i migliori episodi dell'album.

"Till The End" rappresenta invece il lato leggero dei Pigna, un sunto ideale degli stili dei tre dj, tra Detroit e Chicago. Il battito caldo e violento dell'house scocca la freccia nell'incipit di "Denied", ma il brano, seppur ballabile, non va oltre la cassa ripetuta e continua, sterilmente tenuta in vita fino alla fine. Insomma, da questi sei inediti non usciamo proprio soddisfatti…

La seconda parte è invece una raccolta, come già ricordato, di altri sei brani già pubblicati in passato. Se il disco è in fondo un omaggio al primo compleanno della Pigna Records, ci pare anche giusto. E giusto e deciso è il beat della eccezionale "Tribute", ottimo brano clubbing che muove di più le sonorità verso l'electroclash di matrice Gigolos, con ritmiche meno ostiche. Lo smarrimento arriva anche qui, ma solo verso la fine… Se i nostri avessero accorciato i brani, sarebbe uscito un album forse perfetto, ma non c'è il tempo di chiederselo che siamo già intenti a ballare il funky perverso di "Salvation". Senza tante pretese "Funk 005", mentre è buono il climax contorto di "Hall".

Diciamola tutta, però: la seconda parte è tutta di contorno a "Fregna", la creazione migliore di Francesco, dove un bel giro di basso fa da tappeto a un brano lungo ma che non stanca. Di più puro stampo Detroit techno è la chiusura affidata a "Funk 006". Nulla di originale.

Il secondo cd invece è costituito da un unico medley di 69 minuti, dove vengono mixati i più grandi successi della giovane etichetta romana. Un disco tutto da ballare, sul quale non è il caso di aggiungere granché, dato che si tratta della riproposizione identica e precisa dello stile del primo disco. Battuta techno non durissima ma cupa, suoni acidi che ogni tanto strizzano l'occhio all'house: la formula dei Pigna People è sempre la stessa.

"Let'em Talk" è un album monocromatico, che serve a dare un'impronta ben definita al suono Pigna Records. Di ballabile ci sarebbe tutto e il contrario di tutto, ma è più un lavoro rivolto ai dj, italiani o europei che siano. Solo per technofili incalliti.

Tracklist

CD 1

  1. Mixoff
  2. Donkey Beat (Gossip From Da Jungle)
  3. Opera P
  4. Flashin
  5. Till The End
  6. Denied
  7. Tribute
  8. Salvation
  9. Funk 005
  10. Hall
  11. Fregna
  12. Funk 006

CD 2

  1. (1-20) Superpigna Medle

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